L’Ente turistico egiziano punta sul turismo subacqueo partecipando da oggi al 6 marzo allo ‘European Dive Show’ di Bologna. Il Paese, che vanta più di 400 centri diving solo sulla riviera del Mar Rosso, sarà presente per la prima volta e la partecipazione a questa ventiquattresima edizione è l’occasione per ospitare i rappresentanti dei numerosi centri subacquei egiziani.
Le immersioni subacquee nel Mar Rosso iniziarono negli anni ‘50 quando lavoratori italiani e greci che abitavano in Egitto iniziarono a pescare con la lancia. Da allora, le immersioni hanno fatto innumerevoli progressi e oggi, solo sulla Riviera del Mar Rosso, si trovano più di 400 strutture dotate di ogni equipaggiamento, immersioni liveaboard e un gran numero di programmi e istruttori con certificazioni internazionali. I resort sul Mar Rosso di Hurghada, Sharm El-Sheikh, Marsa Alam, El Gouna e Taba sono destinazioni meravigliose che, grazie alle temperature miti, offrono pacchetti vacanza con immersioni e soggiorni tutto l’anno. I centri diving in Egitto sono gestiti e controllati dalla CDWS (Chamber of Diving and Watersports).
Tra le attività più amate dai sub che si immergono nel Mar Rosso, c’è il ‘Reef Diving’, che permette di esplorare la barriera corallina egiziana, seconda al mondo dopo la Grande Barriera Corallina australiana, ma molto più vicina e comoda da raggiungere per i turisti italiani, che possono arrivarci con tre o quattro ore di volo e usufruire di pacchetti di soggiorno a prezzi convenienti.
Oltre agli straordinari reef diving e alle adrenaliniche immersioni in profondità, i diving centers egiziani offrono la possibilità di unire al piacere dell’attività subacquea la passione per la cultura e la storia del mondo antico. A nord-ovest di Alessandria, ad esempio, si trovano il Palazzo sommerso di Cleopatra e il sito di Abu-Qir, dove nel 1992 gli archeologi hanno iniziato l’esplorazione delle città sommerse di Heracleion e Canopus.