martedì, 5 Novembre 2024

L’Europa sospende i voli sui cieli della Bielorussia

Bufera sulla Bielorussia. Il caso del volo Ryanair FR4978 dirottato a Minsk è esploso in tutta la sua veemenza, con l’ad dell’aviolinea low-cost irlandese Michael O’Leary che ha accusato le autorità bielorusse di “sequestro di Stato” e il coro d’indignazione sul fronte occidentale, dalla Casa Bianca a tutte le cancellerie europee. Riuniti a Bruxelles per il primo summit in presenza dopo i mesi bui della pandemia, i leader Ue  hanno adottato sanzioni – tra cui il divieto per le compagnie aeree bielorusse, a partire dalla Belavia, di volare nello spazio europeo – e chiesto alle compagnie europee di evitare i cieli del Paese di Lukashenko, da Lufthansa, a Sas e Air France. I leader inoltre hanno esortato l’Alto rappresentante Borrell a presentare al più presto un pacchetto di nuove misure restrittive ed economiche, mentre la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato il congelamento di tre miliardi di investimenti Ue. Non è finita qui: gli ambasciatori della Nato si riuniranno presto e una sfilza di Paesi – tra cui l’Italia – ha convocato gli ambasciatori bielorussi in segno di protesta chiedendo il rilascio immediato di Roman Protasevich, reporter attivista ora nelle carceri di Minsk, e della sua fidanzata.

Minsk si è difesa prima attaccando, ovvero accusando l’Occidente di voler “politicizzare il caso” e assicurando di aver seguito le “norme internazionali”. Poi, il direttore del dipartimento dell’aviazione presso il Ministero dei Trasporti, Artyom Sikorsky, ha affermato che la Bielorussia non ha nulla da nascondere e ha invitato “la Iata, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea e le autorità aeronautiche interessate a partecipare ad un’indagine imparziale sull’incidente”. Minsk, è la sua versione, è intervenuta d’urgenza sul volo partito da Atene e diretto a Vilnius perché le autorità aeroportuali avrebbero ricevuto “una mail da Hamas” in cui si minacciava di far “saltare in aria” il velivolo se l’Europa non avesse “cessato il suo appoggio verso Israele” nella guerra contro Gaza. Ma, guarda caso, nel corso dei controlli è spuntato fuori che sul volo c’era Roman Protasevich, ex direttore del canale indipendente Nexta, voce dell’opposizione contro Alexander Lukashenko, subito arrestato (poiché sta sulla lista dei terroristi-estremisti). I punti oscuri restano però ancora molti.

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