martedì, 19 Novembre 2024

Aumentano le restrizioni sui viaggi da Malta a Israele, e in Italia?

Nel pieno della stagione turistica, molti Paesi europei tirano il freno a mano sulle aperture e varano nuove misure interne e di controllo degli ingressi dall’estero per tentare di ridurre le infezioni, in aumento per via della contagiosa variante Delta.

La Commissione Europea ha già criticato la scelta di Malta, che da mercoledì 14 luglio permetterà l’ingresso nel Paese soltanto alle persone completamente vaccinate da almeno 14 giorni in possesso del Green Pass europeo, britannico o maltese. Ma il governo della Valletta tira dritto sulla misura, giudicata da Parigi “contraria alle decisioni europee”. Intanto, sono saliti a 150 i ragazzi italiani in quarantena obbligatoria sull’isola, con oltre 60 positivi. “Siamo stati e continueremo ad essere criticati, ma le vite e la capacità di spesa dei maltesi sono le uniche cose che contano”, ha detto il primo ministro maltese Robert Abela.

Di fronte al dilagare della variante Delta, anche il Regno Unito frena in parte sui termini dell’uscita dalle ultime restrizioni. L’alleggerimento dal 19 luglio resta confermato, ma sull’uso nei luoghi pubblici al chiuso delle mascherine sarà revocato solo l’obbligo legale, mentre resta la raccomandazione di usarle nei luoghi affollati o sui mezzi di trasporto.

E in Israele, la diffusione della Delta rafforza la possibile scelta di un nuovo slittamento al 1 settembre dell’ingresso dei turisti individuali in Israele, al momento fissato al primo agosto. Inoltre, dal 16 luglio, tutti coloro che entreranno nel Paese, anche se vaccinati o guariti da Covid, dovranno sottoporsi a una quarantena di 24 ore o fino all’esito negativo di un tampone fatto all’arrivo.

Mentre anche in Italia si discute su possibili nuove misure di fronte alla diffusione nel mondo di Delta, nei viaggi dal nostro Paese agli Stati Ue non sono previste quarantene se in possesso di certificato verde o tampone con esito negativo. Si valuta infatti l’introduzione di tamponi e quarantena di 5 giorni per gli arrivi da Spagna e Portogallo per via della variante Delta. Per il Regno Unito, è prevista una quarantena di 10 giorni all’andata in Gb e 5 giorni al ritorno. Negli Usa è vietato l’ingresso dall’Italia per turismo mentre è possibile il contrario, rispettando una quarantena di 10 giorni. Sono vietati i viaggi per turismo dall’Italia verso Balcani, Russia, Bielorussia, Ucraina, Brasile, India, Singapore, Sri Lanka, Bangladesh, Africa. Restano chiusi i confini di Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Canada, e chi viene da lì deve rispettare 10 giorni di quarantena.

Le località costiere russe del Mar Nero, tra cui Sochi, invece richiederanno ai turisti in visita di vaccinarsi contro il coronavirus entro tre giorni dall’arrivo. Lo hanno annunciato le autorità regionali in una fase in cui le infezioni hanno avuto un picco e i russi hanno annullato in massa le prenotazioni a causa delle nuove regole e per le destinazioni straniere appena aperte. Le nuove regole hanno rivisto i requisiti precedentemente annunciati, che entrano in vigore il 1° agosto, per gli hotel e le pensioni della regione di Krasnodar, che ora potranno accettare solo i turisti che presentano un certificato di vaccinazione. Questo mese, i sanatori, gli hotel e i campi estivi della regione sono autorizzati ad accogliere solo i turisti vaccinati o quelli con un test PCR negativo. “A partire dal 1° agosto, i turisti potranno venire nei resort con un test PCR negativo, ma dovranno essere vaccinati entro tre giorni”, ha scritto il governatore della regione di Krasnodar sui social media.

In  Thailandia le autorità di Bangkok hanno imposto maggiori restrizioni anti Covid: il coprifuoco dalle 21 fino alle 4 e sono vietati gli assembramenti di oltre cinque persone ed i trasporti pubblici saranno in servizio solo alle 21. Resteranno aperti i supermercati, le banche, i ristoranti e le farmacie.

Ho Chi Minh City, in Vietnam, per due settimane è in stretto lockdown: è vietato riunirsi in più di due in pubblico e le persone possono uscire di casa solo per comprare cibo, medicine e in caso di emergenza. La polizia ha istituito posti di blocco ai confini della città, dove possono entrare solo persone risultate negative ai test. Le compagnie aeree possono trasportare un massimo di 1.700 passeggeri al giorno nella capitale Hanoi, mentre i treni tra Hanoi e Ho Chi Minh sono stati sospesi.

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