Parigi, arrestati 4 ladri del Louvre ma niente gioielli


Sono ormai tutti nelle mani della giustizia i quattro ladri che hanno messo a segno, lo scorso 19 ottobre, il clamoroso colpo al Louvre. Dei gioielli della corona francese, valutati 88 milioni di euro, non c’è invece ancora nessuna traccia.

Secondo Le Parisien il quarto uomo, che si ritiene essere uno dei due che aspettava in scooter gli altri membri della banda, è stato preso dagli investigatori della squadra anti-gang della Direzione di Polizia Giudiziaria della Prefettura di Polizia di Parigi. E’ accusato di “rapina organizzata” e “associazione a delinquere”. L’individuo è già noto alla polizia e si ritiene sia collegato agli altri tre uomini già arrestati, tutti originari o residenti ad Aubervilliers (Seine-Saint-Denis). Oltre al quarto componente della banda, altre tre sono state arrestate a Mayenne. Si ritiene che facciano parte della sua cerchia.

Finora, dal 19 ottobre, la domenica del colpo al Louvre, la polizia aveva effettuato due retate, nelle quali erano stati assicurati alla giustizia tre dei quattro membri della banda, ma non è ancora riuscita a mettere le mani sui mandanti. E nonostante i massicci mezzi dispiegati, l’inchiesta non è riuscita a trovare le tracce degli otto gioielli del XIX secolo, classificati tesoro nazionale, che la banda era riuscita a portare via.

Nel prezioso bottino valutato 88 milioni di euro e ritenuto “invendibile” nello stato attuale, non c’è il diadema dell’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, tempestato di circa 2.000 diamanti, caduto ai ladri durante la precipitosa fuga.

I due ladri penetrati nella Galleria di Apollo, che in quattro minuti sono riusciti ad aprire le teche che contenevano i gioielli, sono stati incastrati dal loro Dna, rinvenuto dagli inquirenti sul montacarichi che avevano rubato pochi giorni prima e che hanno utilizzato per arrivare alla finestra della Galleria. Tracce di Dna degli altri due erano stati trovati sugli scooter utilizzati per la fuga e che sono serviti per identificarli e rintracciarli. Tra i fermati delle precedenti retate, resta in libertà vigilata anche una donna di 38 anni, compagna di uno dei componenti della banda, sospettata di complicità.

Resta sempre aggiornato sul mondo del turismo!
Registrati gratuitamente e scegli le newsletter che preferisci: ultime news, segnalazioni degli utenti, notizie locali e trend di turismo. Personalizza la tua informazione, direttamente via email.
Iscriviti ora
seguici sui social