Proteste a Machu Picchu, 1.400 turisti evacuati
17 Settembre 2025, 12:01
EPA/Paolo Aguilar
Circa 1.400 turisti sono stati evacuati nella notte tra lunedì e martedì dall’area di Machu Picchu, dopo che una protesta aveva bloccato il famoso sito archeologico peruviano. “Siamo riusciti a evacuare circa 1.400 turisti”, ha dichiarato il ministro del Turismo Desilú León, aggiungendo che altri 900 sono rimasti bloccati nella zona. Le autorità non hanno specificato quanti stranieri siano stati coinvolti.
Il servizio ferroviario per la cittadella Inca è stato sospeso lunedì dopo che i manifestanti hanno bloccato i binari. L’intervento della polizia durante la notte ha permesso l’evacuazione dei turisti prima che un nuovo blocco venisse messo in atto martedì.
Il principale accesso alla cittadella di pietra è in treno da Cusco, l’antica capitale dell’Impero Inca, situata a 110 km di distanza. I manifestanti chiedono che una nuova compagnia si occupi del trasporto in autobus tra la stazione ferroviaria e il sito archeologico, dopo la scadenza di una concessione trentennale. I manifestanti hanno posizionato pietre e tronchi d’albero su diversi tratti della ferrovia, secondo una fonte della polizia citata dall’Afp. La manifestazione è organizzata dal Fronte di Difesa degli Interessi di Machu Picchu, che ha annunciato domenica in un comunicato uno sciopero a tempo indeterminato fino all’entrata in funzione della nuova compagnia di trasporto terrestre.
Sebbene la sua concessione sia scaduta, la compagnia Consettur Machupicchu intende continuare a operare, senza fornire ulteriori dettagli. Il ministro Desilú León ha annunciato un incontro con le autorità locali e i sindacati nelle prossime ore per “trovare una soluzione alle proteste”.