Il governo britannico prevede di completare nei prossimi giorni, con un totale di 1000 voli speciali, il rimpatrio dei circa 150.000 sudditi di Sua Maestà lasciati a terra o nei resort delle loro vacanze in giro per il mondo dal fallimento dello storico tour operator Thomas Cook e dallo stop immediato delle attività della linea aerea omonima.
Secondo quanto ha riferito il ministro dei Trasporti, Grant Shapps, i rimpatri sono in corso da 50 diversi Paesi. Il ministro ha insistito che i turisti coinvolti dalla vicenda – quasi 600.000 in totale, contando anche i non britannici – devono essere comunque in grado di poter completare le vacanze già pagate. Anche se sono stati segnalati tentativi di alcuni alberghi, in particolare a Cuba, di bloccare gli ospiti per ottenere da loro il saldo dovuto invece dal tour operator o dalle assicurazioni.