Uber riparte dall’India con nuove misure sicurezza e campagna social


Dopo il blocco delle operazioni in seguito al presunto stupro di una passeggera da parte di un suo autista, Uber punta a rientrare nel mercato indiano. La società, che offre un servizio alternativo ai taxi per prenotare un’auto con conducente via smartphone, ha pubblicato sul suo sito le nuove misure di sicurezza per l’India e ha lanciato una campagna sui social network per cercare il sostegno degli utenti locali.   

In particolare, Uber si impegna a verificare nuovamente che gli autisti non abbiano precedenti penali, a ricontrollare i documenti di conducenti e veicoli, e a fare controlli sul passato dei suoi lavoratori attraverso un team di esperti. Accanto a questo, la compagnia chiede agli utenti di sostenere il ritorno del servizio nel paese, attraverso l’hashtag #BringUberBack e firmando una petizione online che al momento ha raccolto circa 7.700 firme.     

 

 

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