Cento ragazzi dai 12 ai 18 anni e oltre 20 ministri da 47 Paesi di tutto il mondo, tra loro anche due russi e due ucraini, saranno i protagonisti della 1^ edizione dell’Unwto Global Youth Tourism Summit, in programma dal 27 giugno al 3 luglio a Sorrento. Tema: il futuro del turismo sostenibile dalla prospettiva young, per lasciarsi ispirare ed orientare sulla nuova visione del travel di domani della generazione Z.
A raccontare all’ANSA questa esperienza è Alessandra Priante, direttore Unwto per l’Europa. “È il primo forum mondiale dei giovani e del turismo sostenibile organizzato in Campania in collaborazione con il ministero del Turismo italiano e con l’Enit. Dovevamo tenerlo l’anno scorso nell’ambito del G20 – dice – ma lo abbiamo rimandato per ragioni sanitarie anche se adesso abbiamo purtroppo il dramma del conflitto. E’ un evento dalla dimensioni inimmaginabili e ci fa molto piacere che riguarda i giovani che sono stati così colpiti a livello psicologico sia dalla pandemia che dalla guerra”.
Tra gli ospiti confermati la commissaria Gabriel, l’Un Envoy for Youth Jayathma Wickramanayake alcuni degli ambassadors Unwto per il turismo responsabile Valeria Mazza, Didier Drogba, Gino Sorbillo e molti altre personalità e influencer internazionali. Le istituzioni Onu sono allineate verso questo bellissimo esperimento, Fao, Unicef e Itu tra gli altri. Quella Z è una generazione sempre in rete, una generazione mobile-first attenta al viaggio personalizzato, ‘sensazionalistico’ e dallo spirito intraprendente. Ma anche di una generazione molto consapevole delle tematiche del futuro, delle conseguenze delle proprie azioni e con molte idee e aspettative in termini di gestione del cambio climatico.
“I giovani una risorsa per il Paese. Un approccio multilevel alla domanda e all’offerta turistica consentono di sperimentare un sistema efficace di avanguardia del viaggio attivando una proiezione in avanti dell’esperienza turistica. Una mobilità che si muove attraverso strumenti. I giovani sono Travel Bragging, si circondano di community di persuasione, sono avventurosi e intraprendenti, vogliono stupirsi di ciò che li attende a destinazione” spiega l’AD di Enit Roberta Garibaldi.
“Crediamo nel contributo e nell’entusiasmo delle generazioni del domani non solo per gli insegnamenti che possono darci e per il confronto necessario su ciò che sarà ma anche perché da questo dialogo nascono nuove opportunità non solo di offerta turistica ma anche di formazione turistica”, dice il presidente Enit Giorgio Palmucci.
“Il Global Youth Tourism Summit è una piattaforma unica per celebrare e responsabilizzare la prossima generazione di leader del turismo. Aiuterà a costruire un’eredità duratura, fornendo ai giovani le competenze e le conoscenze di cui hanno bisogno per trasformare il turismo non solo nelle loro comunità ma ovunque”, commenta il segretario Generale Unwto Zurab Pololikashvili.
L’apertura del summit sarà dedicata alla presentazione di una ricerca global sull’impatto del COVID-19 sui ragazzi e sul loro modo di pensare al turismo. Per quello si sta svolgendo un ultimo grande survey disponibile qui (https://www.surveymonkey.com/