Dopo aver lavorato per ridurre i tempi di consegna dei visti, in particolare in Cina, in vista dell’Expo Milano arriva un’altra minaccia che potrebbe disincentivare i flussi. Stiamo parlando della novità europea – per motivi di sicurezza – dell’inserimento dei controlli biometrici.
“Abbiamo lavorato molto sull’Estremo Oriente, perché è un turismo in forte crescita, riuscendo di concerto con la Farnesina a ridurre i tempi di attesa dei visti, da tre settimane a tre giorni”, ha ricordato il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala. Ora però “c’è un nuovo fantasma all’orizzonte: i controlli biometrici, cioè le impronte digitali. Per motivi di sicurezza, da alcuni Paesi come la Cina o la Russia, per entrare nell’area Schengen, una legge europea prevede che nei prossimi mesi che nel visto, oltre alla foto, servirà inserire le impronte”.