giovedì, 14 Novembre 2024

Italia passa testimone a Expo Dubai: a Matera Di Maio svela padiglione

L’Italia passa il testimone agli Emirati Arabi Uniti per l’Expo 2020 di Dubai, la prima in un Paese arabo, a 50 anni dalla fondazione del Paese mediorientale. A consegnarlo simbolicamente nelle mani del ministro degli Esteri emiratino, Abdullah bin Zayed al Nahyan, è stato Luigi Di Maio, in occasione della presentazione del padiglione italiano a Matera, capitale europea della cultura.

“Sono sicuro che l’Expo di Dubai 2020 sarà un’occasione preziosa di sviluppo per le nostre aziende”, ha poi sottolineato il ministro dal palco della Cava del Sole di Matera, che ha ospitato l’evento ‘One Year to go’ a un anno esatto dall’apertura dell’esposizione universale emiratina.

Per noi “è una sfida importante”, ha detto dal canto suo Zayed al Nahyan, non nascondendo di provare “una grande responsabilità” nel ricevere l’eredità di Milano 2015: “Cercheremo con la collaborazione dell’Italia di replicarne il successo”, ha assicurato il ministro preceduto sul palco dalla musica e dalle danze del suo Paese per un assaggio delle atmosfere che accoglieranno gli ospiti dell’Expo.

Costruito su una superficie di 3.500 mq per quasi 27 metri di altezza – anche con materiali sostenibili come bucce d’arancia, fondi di caffè e plastica ripescata negli oceani -, pensato dall’architetto Carlo Ratti e dallo studio Italo Rota Building Office, il Padiglione Italia “rappresenterà il principio di sostenibilità, l’eccellenza e il ‘know how’ delle nostre aziende: vogliamo farne un ‘innovation hub’ che permetterà ai visitatori un vero e proprio viaggio nell’Italia della bellezza, del Made in Italy, della sua storia e delle sue arti”, ha aggiunto Di Maio sottolineando che a Dubai saranno targate Italia anche altre strutture, come il grande anfiteatro dell’intera manifestazione.

Il tema che ispira la presenza italiana a Dubai – al quale parteciperà un numero record di 192 Paesi – è ‘La Bellezza unisce le persone’. “Portiamo a Dubai la bellezza italiana che è frutto della connessione tra creatività, cultura, scienza, territori, musica e arte”, ha spiegato Paolo Glisenti, commissario dell’Italia per l’Expo 2020.

 

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