La Confindustria nautica ha espresso soddisfazione per l’orientamento del governo e del Parlamento circa la possibilità di rivedere gli aumenti dei canoni delle concessioni demaniali della portualità turistica.
“Il governo, nella persona del viceministro alle Infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi – scrive in una nota Confindustria nautica – ha espresso parere favorevole e la Camera dei deputati ha votato l’ordine del giorno presentato da Gerolamo Cangiano sugli aumenti dei canoni delle concessioni demaniali della portualità turistica, impegnandosi a valutare la possibilità di rivedere le disposizioni del decreto MiT relativo agli aumenti”.
Confindustria nautica, prosegue la nota, “auspica che che, come già fatto per i porti mercantili, sia individuata una soluzione adeguata anche per i porti e gli approdi turistici”.
“Dobbiamo ricordare – ha dichiarato il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi – che i canoni delle strutture per la nautica da diporto sono molto elevati e ormai già diverse sentenze hanno accolto il principio che il loro aumento non possa pregiudicare qualsiasi, anche minima, redditività dell’investimento effettuato per realizzare le opere. Ciò è insostenibile a livello di Sistema Paese, se solo si considera che, a differenza di altre nazioni europee, l’Italia – ha concluso – Cecchi – ha operato la scelta di affidare proprio agli investitori privati il compito di realizzare le infrastrutture per il diporto nautico”.