Piacciono sempre di più le vacanze in masserie, in grado di combinare realtà contadina e di lusso, che nel 2015 creeranno un fatturato da 142 milioni di euro con un incremento del 3,4% sullo scorso anno. “Questa formula di ospitalità, che per il 65,1% raccoglie clientela nazionale e per il 46% è rappresentata da famiglie – afferma Massimo Feruzzi, amministratore unico della società Jfc che ha svolto una ricerca sull’argomento – è fortemente caratterizzata da una gestione curata dalla stessa proprietà (89,7%). Si tratta di una clientela la cui permanenza media è pari a 3,3 notti.
E’ un’offerta che corre sull’onda del successo che stanno riscuotendo la Puglia e il Salento a livello internazionale, in quanto la maggior parte delle masserie italiane è localizzata in quest’area. Ma purtroppo attorno al brand “masseria” si è creato anche un mercato parallelo di residenze, agriturismi, palazzi che poco hanno a che fare con questa tipologia di ricettività e che abusano di questa definizione creando confusione nei confronti degli ospiti”.
La dislocazione geografica delle masserie, costruite per la maggior parte tra il XVI e il XVIII secolo e poi ristrutturate e recuperate a partire dagli anni ’90 del Novecento – è concentrata appunto in Puglia ma anche in alcune zone della Campania orientale, in particolare in Irpinia e nel basso Sannio, nella Basilicata centro-orientale, soprattutto nella parte alta dell’altopiano murgese, nell’estrema Calabria settentrionale, nell’entroterra centrale della Sicilia e dell’Abruzzo e Molise.
Sul mercato italiano le principali regioni che generano presenze sono la Lombardia (19,6%), il Veneto (11,9%), la Puglia (11,6%). A seguire Lazio (10,3%), Toscana (8,8%), Campania (8,6%) e, con percentuali minori, Emilia Romagna (8,0%), Piemonte (5,8%) e Trentino Alto Adige (3,5).
Sui mercati esteri – anche se è ancora basso il livello di internazionalizzazione – si distinguono la Germania (24% sul totale) e la Francia (18,8%).
Soggiornare in una masseria, con pernottamento e prima colazione, durante la media stagione costa mediamente 88,30 euro a persona in camera doppia mentre si spendono 152,80 euro durante l’alta stagione.