lunedì, 18 Novembre 2024

Spagna multa Booking per 413 milioni, pronto il ricorso

Multa salatissima da parte della Spagna a Booking.com: l’autorità per la concorrenza iberica, la Cnmc, ha infatti imposto al gruppo una sanzione pari a 413.240.000 euro per “abuso della propria posizione di dominio” sul mercato negli ultimi cinque anni. La risoluzione, resa nota attraverso un comunicato, è passibile di ricorso per via giudiziaria.

In una nota, la Cnmn spiega che Booking.com ha commesso, a partire dal 2019 “due abusi della propria posizione di dominio” sul mercato, “imponendo condizioni commerciali non eque agli hotel” che usano i suoi servizi in Spagna e “restringendo la concorrenza di altre agenzie di viaggio online”. Le condizioni commerciali citate sono, nello specifico, “una clausola sui prezzi” che impedisce agli hotel di offrire stanze sui propri siti a prezzi inferiori rispetto a quelli stabiliti su Booking.com, clausole sulle condizioni generali di contratto e mancanza di trasparenza riguardo ad alcuni dei servizi offerti. Nel periodo di indagine, aggiunge la Cnmc, la piattaforma ha coperto in Spagna una quota di mercato oscillante tra il 70% e il 90%. Secondo l’agenzia Europa Press, Booking.com è pronta a presentare ricorso contro la sanzione imposta, ritenendosi “non d’accordo” con il criterio adottato dall’autorità spagnola.

Immediata la reazione di Booking.com: “Siamo fortemente in disaccordo con l’esito dell’indagine della Comisión Nacional de Los Mercados y La Competencia (CNMC) – Autorità Nazionale di Regolamentazione della Concorrenza Spagnola – e intendiamo presentare ricorso contro questa decisione senza precedenti. Come abbiamo già dichiarato, il Digital Market Act dell’UE è il contesto più appropriato in cui discutere e valutare la maggior parte di questi temi, in quanto offre l’opportunità di concordare soluzioni che siano applicabili in tutta Europa piuttosto che a livello nazionale. Booking.com opera in un settore altamente competitivo e caratterizzato da un ampio ventaglio di proposte sia per le imprese che per i consumatori. Noi offriamo ai nostri partner programmi di supporto come Preferred Plus e Genius, ai quali possono aderire. La decisione odierna della CNMC non tiene conto di questo aspetto, contribuendo a creare una disparità di trattamento per i consumatori e per i nostri partner in Spagna, rispetto al contesto globale”.

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