venerdì, 22 Novembre 2024

Decreto Sicurezza Bis, Federalberghi: bene emendamento che tutela ospiti e hotel

Le Commissioni I e II della Camera dei Deputati, nella seduta del 18 luglio, hanno approvato un emendamento all’articolo 5 del decreto-legge “sicurezza bis”, concernente la comunicazione delle generalità delle persone alloggiate, che i titolari delle strutture ricettive devono trasmettere alle Questure entro le ventiquattr’ore successive all’arrivo dei clienti, ai sensi dell’articolo 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Il testo originario dell’articolo 5, che riduceva sensibilmente i termini per tale comunicazione, stabilendo che – nei casi in cui il soggiorno ha una durata inferiore alle ventiquattro ore – essa dovesse avvenire “con immediatezza”, sin da subito non era stato ben accolto da Federalberghi che aveva chiesto un immediato correttivo (vedi news “Decreto Sicurezza Bis, Federalberghi: serve correttivo per non creare disagi a ospiti hotel“).

La nuova formulazione prevede che ora la comunicazione possa avvenire entro sei ore, mediante collegamento diretto tra i computer degli alberghi e il cervellone del Viminale. La norma entrerà in vigore non appena il ministero dell’Interno definirà gli standard tecnici necessari per effettuare tale collegamento.

“Sino ad oggi – spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – gli alberghi hanno consegnato la chiave della camera agli ospiti subito dopo aver richiesto il documento di identità. La registrazione dei dati e la trasmissione dei dati alla Questura avvenivano in un momento successivo. Con il passaggio alla comunicazione immediata, i clienti avrebbero dovuto invece attendere la conclusione della procedura. Nelle ore di punta, si sarebbero potute creare lunghe code. E l’albergatore si sarebbe trovato di fronte a un dilemma, combattuto tra il desiderio di risparmiare l’attesa al cliente che arriva in albergo, magari dopo un lungo viaggio, e il rischio di incorrere in una sanzione penale, che può comportare sino a tre mesi di arresto. La soluzione che è stata adottata realizza il giusto equilibrio, utilizzando la tecnologia per accelerare la velocità della comunicazione e assegnando un termine ragionevole per l’esecuzione di quelle operazioni che richiedono necessariamente l’intervento umano”.

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