“Il turismo scolastico è fermo dal 23 febbraio 2020, data in cui sono state bloccate in Italia le gite d’istruzione e le altre uscite didattiche in Italia. Per i lavoratori del turismo education non c’è stata alcuna ripresa e nessuna riapertura”. Lo afferma in una nota Samuele Zerbini, vicepresidente nazionale di AIATS (Associazione Italiana Agenzie Turismo Scolastico), rappresenta le agenzie di viaggio specializzate nel turismo education, di recente entrata in AIDIT, Associazione Italiani di Distribuzione Turistica di Confindustria.
La crisi interessa più di mille agenzie in Italia, e produce un fatturato di circa 1 miliardo di euro, coinvolgendo 8.000 lavoratori diretti e 40.000 lavoratori se si considera tutta la filiera. Scoppiata la crisi il Governo ha scongiurato il nostro fallimento con voucher e cassa integrazione, ma questa seconda ondata lascia gli operatori del settore totalmente smarriti.
“In quali viaggi d’istruzione potranno essere spesi i voucher se addirittura le scuole superiori sono in Didattica Digitale Integrata? Realisticamente, quali scuole organizzeranno uscite didattiche nel 2021? Nessuna! Chiediamo un intervento del governo a sostegno del settore, che negli anni ha assicurato a centinaia di migliaia di studenti esperienze didattiche e culturali indimenticabili e che rischia di scomparire del tutto”.