Dalle 9.30 di stamattina la pista di Gatwick è disponibile e gli aerei arrivano e partono. È quanto si legge in un messaggio pubblicato sulla pagina Facebook del secondo aeroporto londinese per grandezza e traffico, in tilt dopo che due droni hanno sorvolato l’aeroporto. Droni commerciali, ‘oggetti volanti’ di dimensioni contenute, eppure in grado di tenere a terra centinaia di voli e migliaia di persone, far scattare l’ allarme con tanto di dispositivo di sicurezza in massima allerta e perfino il dispiegamento dell’esercito, oltre ad una riunione ‘Cobra’ convocata da Downing Street.
Per non parlare delle vacanze rovinate, delle ore che ieri e fino a stamattina in molti hanno trascorso all’aeroporto nella speranza di poter salire su un aereo, ma solo per vedere i voli eliminati uno ad uno dai tabelloni e la chiusura della pista prorogata più volte.
I disagi comunque sono destinati a durare anche oggi, come si legge sulla pagina Fb: “ci sono ritardi imprevisti e cancellazioni ai voli e vi consigliamo vivamente di controllare lo stato del volo prima di partire per l’aeroporto oggi”.
Intanto Ryanair ha spostato tutti i suoi voli di oggi su Stansted, mentre nella notte è stato messo in campo numeroso personale per assistenza ai passeggeri costretti a trascorrere la nottata in aeroporto.
Il caos è scattato nella serata di mercoledì, quando è stata segnalata la presenza di due droni che sorvolavano le piste. Molti dei voli in arrivo sono subito stati dirottati verso altre destinazioni in Gran Bretagna e in Europa. I droni poi sono scomparsi e non ve n’è più traccia. Le autorità hanno dovuto spiegare perché non sono stati abbattuti subito, magari con proiettili di gomma. E’ stato escluso per motivi di sicurezza, per evitare il rischio di creare ulteriori danni a persone e cose. Al momento inoltre non vi sono elementi che fanno pensare al terrorismo, però il mistero resta. Da dove venivano quei droni e dove sono finiti. La premier Theresa May in conferenza stampa ha espresso la sua solidarietà con le migliaia di persone rimaste a terra.