venerdì, 19 Aprile 2024

Vacanze estive in Italia per i connazionali, ma vince l’incertezza

Una spesa media di 1.022 euro a famiglia, circa 680 euro a persona, per le vacanze tutte italiane dei nostri connazionali, ma ancora il 20% non prenota per problemi economici e disponibilità di ferie; assenti i turisti stranieri che, tra giugno e settembre, saranno circa 25 milioni in meno dell’anno scorso e praticamente solo di origine europea, con una perdita quindi nell’ordine del 75% dei flussi e ancora più alta per la spesa, visto che a mancare saranno i “ricchi” turisti intercontinentali americani e asiatici. Lo rivela l’indagine di Confturismo Confcommercio secondo cui sale a quota 65 (3 punti in più di giugno) l’indice di fiducia che misura la propensione degli italiani ad andare in vacanza, ma a smorzare l’entusiasmo per questo piccolo segnale intervengono due fattori. Il confronto col passato, dove l’indice, nello stesso periodo dello scorso anno, si attestava a quota 72, e il numero degli incerti: il 34% degli intervistati intenzionati a partire entro settembre non aveva ancora prenotato a fine luglio mentre un ulteriore 8% addirittura non intende farlo e punta a trovare sistemazioni una volta giunto a destinazione.

“In epoca normale – commenta il presidente di Confturismo, Luca Patanè – il quadrimestre giugno-settembre valeva il 60% delle presenze turistiche e della spesa di tutto l’anno in Italia: senza contare l’outgoing, dove gli Italiani spendevano, nello stesso periodo, 11,5 miliardi. Di tutto questo, l’estate 2020 salverà, forse, il 25%”.

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