Il destino di Alitalia si conoscerà solo dopo il voto del 4 marzo. I commissari straordinari hanno infatti ufficializzato quello che era nell’aria già da giorni, cioè che non si può chiudere prima delle elezioni, facendo sfumare definitivamente quello che fino a qualche settimana fa era l’obiettivo del Governo. Intanto i pretendenti in campo, seppur alla finestra in attesa dell’esito del voto, continuano le manovre per poter ottenere la negoziazione in esclusiva: Air France, in particolare, che viene indicata al lavoro per una maxi cordata a quattro, fa sapere che sta studiando per far restare Alitalia in Skyteam, ma senza diventarne acquirente.
Quello che è certo, al momento, è che i giochi sono ancora aperti. “I commissari mi hanno confermato che non ritengono di poter concludere prima del 4 marzo, in quanto i pretendenti di Alitalia vogliono aspettare che ci siano le elezioni. Però continuiamo a lavorare”, ha detto il ministro dello sviluppo Carlo Calenda, che ieri ha fatto il punto con Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Calenda, che già da qualche giorno si era detto “meno ottimista” sulla possibilità di chiudere, non si sbilancia sui potenziali acquirenti: “Le preferenze ci sono sulla base dei contenuti, ma non sono ancora sufficientemente definiti per prendere una decisione”, spiega il ministro, che non dice nulla nemmeno sulla cordata a quattro Air France-Delta-Easyjet-Cerberus (“Non commento le cordate”).
Intanto prosegue il confronto tra azienda e sindacati, che hanno siglato una nuova proroga del contratto collettivo, in scadenza a fine mese: il contratto, già prorogato quattro volte, rimarrà in vigore fino al 30 aprile. “Nella consapevolezza che permangono urgenti criticità da affrontare e risolvere, pur nel contesto di incertezza che caratterizza ancora oggi il futuro di Alitalia, verranno dapprima affrontate le problematiche considerate di ‘centrale interesse’ in incontri dedicati sulle singole tematiche delle varie categorie”, spiegano in una nota congiunta Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta, Anpac e Anpav, precisando che il confronto proseguirà anche con l’obiettivo di monitorare l’utilizzo della cig in scadenza sempre il 30 aprile.