Dopo la lettera inviata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Unione piloti ai cinque potenziali acquirenti di Alitalia anche il Sindacato dei lavoratori in una lettera inviata ai ministri dell’Economia e dei Trasporti si dice disponibile al confronto sui piani industriali e sulle eventuali alleanze che s’intenderanno avviare. Le priorità per il rilancio della compagnia aerea indicate dal Sdl sono un nuovo modello industriale per Alitalia e una regolazione del sistema trasporto aereo in Italia. Dopo l’elezione del nuovo cda, “la situazione del Gruppo, appare ben più drammatica, se si prende in esame la condizione operativa e gestionale” ed è destinata a “peggiorare – scrive il Sdl – vista la scelta di due coordinatori per l’aspetto finanziario e operativo, scelti in perfetta continuità rispetto alla precedente gestione Cimoli”. Secondo il Sdl, occorre diversificare le attività dell’Alitalia “per ricavare utili aggiuntivi” all’attività di volo. Ma è anche necessario intervenire sui requisiti di sistema, “a partire dalla razionalizzazione ed individuazione degli aeroporti strategici sotto il profilo dell’interesse nazionale: in assenza dei quali ed in mancanza di regole certe per tutti i soggetti che operano nel settore – conclude il Sdl – molto difficilmente si potrà tornare ad essere competitivi”.
