Niente accordo fra sindacati dei trasporti e gestore privato delle malconce ferrovie britanniche che coprono i collegamenti fra Londra e il sud dell’Inghilterra. Il 7 e l’8 settembre torna lo sciopero sui treni della Southern, con un’astensione dal lavoro annunciato dalla Rmt, la più importante union del settore.
L’agitazione segue quella di cinque giorni, interrotta a metà ad agosto grazie al tentativo dell’azienda (ora apparentemente naufragato) di rilanciare il negoziato. La protesta, motivata dai lavoratori con problemi salariali, di sicurezza e di condizione del servizio, si profila come la più lunga nell’ambito delle ferrovie della Gran Bretagna da molti decenni a questa parte. E ha già provocato giornate di caos.