venerdì, 15 Novembre 2024

A Venezia prezzi diversi se sei turista o residente

Lo scrive il giornale inglese Daily Telegraph. Gli albergatori: c’è una logica

Italiano o straniero? A Venezia la differenza è importante soprattutto in bar, ristoranti e alberghi. Secondo il quotidiano britannico Daily Telegraph, infatti, esisterebbe un listino prezzi per gli italiani e un altro per gli stranieri a cui spesso vengono presentati conti da capogiro soprattutto ai stranieri più arroganti e maleducati. Le differenze di prezzo, secondo quanto ha raccontato al giornale Franco Conte dei Codacons di Venezia, sarebbero enormi: “Se sei italiano un cappuccino e un croissant costano 3.50 euro. Se parli un’altra lingua 7 euro. Al ristorante una pizza e una bevanda costano tra 20 e 25 euro, forse anche di meno per un veneziano, mentre per i forestieri si sale a 50 o 60 euro”. La stessa Guardia di Finanza – che conduce a questo scopo numerosi controlli e che ha aperto un’inchiesta a riguardo – ammette l’esistenza del problema e incoraggia la gente a denunciare chiunque applichi tariffe gonfiate. Fino ad ora, i turisti che quest’anno hanno denunciato i conti-truffa al bar e al ristorante sono stati 156. A difesa del comparto interviene Claudio Scarpa, direttore dell’Associazione Albergatori di Venezia: “In città dove il turismo è particolarmente elevato il costo della vita sale. Alcuni ristoranti e bar adottano la politica degli sconti favorendo la clientela e in questo modo anche la residenzialità. Non ci trovo nulla di male, c’é una logica. Questo non vuol dire che il turista paga di più. Diverso è quando un commerciante vede il turista e aumenta il prezzo dei servizi”.

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