mercoledì, 22 Maggio 2024

Aeroporti, studio Unioncamere su 10 scali di 6 regioni

Crescono per passeggeri e qualità, ma pagano le carenze infrastrutturali del territorio

Rappresentano il 43,5% dei principali scali nazionali ma hanno un movimento passeggeri del 21,7% rispetto al dato generale; il loro traffico cresce più
rapidamente della media nazionale, offrono servizi e strutture di qualità spesso superiore alla media, ma restano nella maggioranza dei casi ‘prigionieri’ delle carenze infrastrutturali dei territori che li ospitano. E’ la fotografia degli aeroporti del Mezzogiorno d’ Italia che emerge da un’ indagine di Unioncamere presentata a Catania durante il convegno ”L’ accessibilità degli aeroporti nel
Mezzogiorno” e organizzata in collaborazione con l’ Enac e la locale Camera di Commercio. Oggetto dello studio sono stati 10 aeroporti di sei regioni meridionali, inclusi nell’ elenco dei 23 principali scali nazionali identificati dal Piano generale dei trasporti perché hanno un traffico passeggeri annuo superiore a 500.000 unità. Le sei regioni interessate dalla ricerca sono Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna i cui aeroporti (Napoli Capodichino, Bari Palese, Brindisi Casale, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Catania Fontanarossa, Palermo Punta Raisi, Cagliari Elmas, Alghero Fertilia, Olbia Costa Smeralda) hanno movimentato nel 2003 13,1 milioni di passeggeri (il 21,7% del totale nazionale) e 26,2 milioni di tonnellate di merci. I primi tre di questi scali (Napoli, Catania e Palermo) contano 13 milioni di passeggeri (il 55% del totale dei dieci scali meridionali) e figurano tra i primi otto aeroporti nazionali per volumi di traffico. ”Il nostro Paese – ha affermato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli – è caratterizzato da due elementi importanti che ne possono favorire il rilancio nel contesto internazionale: un’ imprenditorialità diffusa sul territorio e una ricchezza in termini di patrimonio ambientale e culturale che non ha eguali al mondo”. Secondo Tripoli ”nel Sud del Paese il trasporto aereo può rappresentare un elemento determinante per valorizzare queste potenzialità” ma servono, ha spiegato, ”infrastrutture dimensionate sulle esigenze e le vocazioni di ciascun territorio, meglio integrate con le reti di trasporto locali e soprattutto capaci di agire in una logica di sistema rispetto agli scali maggiori a livello regionale e nazionale”.

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