domenica, 7 Luglio 2024

Dal primo maggio porte aperte al mercato cinese

Il Vice Ministro Urso ha incontrato le associazioni di categoria

Il primo maggio si apre il mercato cinese: l’Unione Europea, in base agli accordi con il governo di Pechino, dovrebbe aprire le frontiere da questa data. A sottolinearlo è stato il vice ministro delle Attività Produttive con delega al Commercio Estero Adolfo Urso, che ha incontrato ieri le associazioni di categoria del turismo proprio per discutere su come rendere operativo al più presto l’accordo sul
turismo che regolerà i flussi turistici tra Italia e Ue. Urso ha spiegato che entro il primo maggio bisogna portare a termine tutte le clausole inerenti, tra l’altro anche alle tematiche dei visti d’ingresso. ”Si stima che nei prossimi dieci anni – ha detto il vice ministro Urso – i cinesi ‘ricchi’ che potranno visitare l’Europa saranno circa 180 milioni e di questi il 70% ha scelto l’Italia come prima meta turistica. E’ un’occasione che non possiamo perdere”. ”Nel progetto straordinario per la Cina che avrà inizio dal
prossimi primo aprile per un intero anno – ha proseguito il vice ministro – uno dei tre pilastri fondamentali, oltre alla
promozione del made in Italy e degli investimenti reciproci, è il turismo. Dopo la visita, lo scorso ottobre, del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la firma dell’accordo sul turismo, adesso si tratta di mettere tutti i soggetti interessati nelle condizioni di operare al meglio per ottemperare gli impegni presi”. Da oggi, ha continuato Urso, ”inizia un pressing istituzionale per riuscire a fare sistema e che coinvolgerà le Regioni, le amministrazioni locali e tutti i soggetti pubblici e privati interessati a questo evento. I turisti cinesi potrebbero trasformarsi nei nuovi ‘giapponesi’. Sono convinto che il settore – ha proseguito Urso – dopo un anno non particolarmente brillante, potrebbe finalmente vedere l’uscita dal tunnel se riuscirà a cogliere questa possibilità: la Cina viene considerata ormai da tutti come la nuova frontiera del turismo”. La spesa dei turisti stranieri in Italia viaggia intorno a 27 miliardi di euro, con una flessione di poco superiore al 2% rispetto al 2002. Il numero complessivo degli arrivi, nel 2003, dovrebbe comunque superare i 65 milioni raggiunti nel 2002. Il fatturato del turismo in Italia supera gli 80 miliardi di euro e la bilancia dei pagamenti turistica è salita da un saldo pari a 4 miliardi di euro nel 1991 a 10,3 miliardi nel 2002. Oggi sono pochi i turisti cinesi in Europa, ma si calcola che circa 180 milioni di persone in Cina abbiano capacità di acquisto simili alle nostre e che 100 milioni di queste persone andranno all’estero nei prossimi dieci
anni.

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