“Vito Riggio non puo’ cumulare la carica di presidente dell’Enac con il suo ruolo al vertice dell’organo di controllo interno del ministero delle Infrastrutture e Trasporti”, lo ha affermato la Corte dei Conti, nell’ambito dell’indagine sulla realizzazione delle infrastrutture aeroportuali. La magistratura contabile, quindi, “auspica che la situazione di fatto venutasi a creare venga al piu’ presto sanata per porre fine al ‘conflitto d’interessi’, altrimenti potenzialmente idoneo a verificarsi”. Immediata la replica di Riggio, per cui “la carica di presidente dell’Enac e quella di presidente dell’organo di controllo interno del ministero delle Infrastrutture e Trasporti sono compatibili e non esiste alcun conflitto d’interessi”. A sostegno della sua posizione, Riggio ricorda di essere stato nominato presidente Enac con decreto del presidente della Repubblica, registrato dalla Corte dei Conti, sulla base di un curriculum che indicava chiaramente la sua posizione. Adesso, la vicenda e’ all’esame dell’ufficio legislativo del ministero e del consiglio di amministrazione dell’Enac. “Posso assicurare – ha detto Riggio – che mi atterro’ a qualsiasi decisione verra’ assunta”.