sabato, 4 Maggio 2024

Eurostat, cresciuti i pernottamenti in Italia nel 2001

L’effetto 11 settembre non ha influito sui dati dell’ultimo trimestre dello scorso anno

Nonostante l’effetto “11 settembre” il turismo italiano non ha perso quota nell’ultimo trimestre del 2001. Lo dicono i dati del rapporto Eurostat pubblicato oggi sulla stabilità dei flussi turistici all’interno dell’Ue. A livello europeo nel corso del 2001 si è registrata una “tendenza stabile” nel settore turistico, anche se la presenza di stranieri ha fatto segnare una netta diminuzione nell’ultimo
trimestre dello scorso anno. In Italia – secondo lo studio – si è avuto il più alto aumento annuo (+4%) del numero complessivo di notti trascorse in hotel e strutture turistiche da cittadini non residenti. A seguire questo stesso trend positivo sono stati solo il Lussemburgo (+2,5%) e l’Austria (+1,3%). I risultati peggiori sono quelli di Gran Bretagna (-6,4%), del Portogallo e dell’Olanda (-4%). Nonostante la ricaduta negativa sul turismo dovuta all’attacco agli Usa, l’Italia ha registrato un +2,7% anche nell’ultimo trimestre del 2001, e guida insieme al Lussemburgo (+2,6%) la classifica del numero di notti trascorse in strutture alberghiere da turisti stranieri. I gradini più bassi sono invece occupati da Olanda (-5,6%), Germania (-4,8%), Portogallo (-4,4%) e Gran Bretagna (-4,1%).
All’Italia va anche il primo posto per le notti trascorse in hotel ed alberghi dai cittadini residenti (+4,5% rispetto al 2000). Segue la Francia con un +1,3% e chiude invece la classifica la Gran Bretagna, con un calo del 7,2%. I turisti stranieri, che generalmente affollano il Belpaese con massima intensità nel periodo compreso tra Giugno e Settembre, nel corso del 2001 sono arrivati soprattutto da Germania (32,9%), Stati Uniti (9,6%), Gran Bretagna (8,4%) e Francia (7,4%).

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