mercoledì, 17 Luglio 2024

Federalberghi, calate del 7% le entrate valutarie

Il periodo considerato va da gennaio ad agosto

“La notizia più negativa dell’andamento turistico 2002 arriva dalle entrate valutarie turistiche per le quali l’ Ufficio Italiano Cambio registra da gennaio ad agosto una flessione del 7% che, in ragione d’ anno, significheranno circa 2 miliardi di euro in meno”. Il dato lo ha fornito a Rimini il presidente nazionale di Federalberghi Bernabò Bocca nella giornata inaugurale del Salone internazionale dell’ attrezzatura alberghiera (Sia) che rimarrà aperto fino a mercoledì in fiera. Alla rassegna, che si sviluppa su una superficie espositiva di 80mila metri quadrati (il doppio dell’ anno scorso), sono presenti 750 espositori. Secondo Bocca, che ha commentato i dati dell’ Osservatorio turistico-alberghiero di Federalberghi, “per il comparto alberghiero è stato un anno negativo, fortemente condizionato dal calo dei consumi turistici delle famiglie italiane, dalla crisi economica della Germania e dal pericolo attentati internazionali che ha tenuto lontani statunitensi, giapponesi e inglesi dall’Italia”. Da gennaio a settembre 2002 – ha spiegato – i pernottamenti alberghieri “sono calati dello 0,4% (per un totale di quasi 203 milioni) in ragione di una flessione dello 0,3% di italiani e dello 0,5% di stranieri. Nello stesso periodo, secondo la suddivisione per tipologie turistiche, le localita’ marine sono state al primo posto con quasi 80 milioni di pernottamenti (segnando però un -1,8% rispetto allo stesso periodo del 2001), seguite dalle località d’arte con quasi 55 milioni di pernottamenti (-2,6%), quelle montane con 34 milioni (-0,9%), quelle termali con oltre 15 milioni (+10,7%), quelle sui laghi con 13 milioni (+8,5%), quelle d’ affari con oltre 6 (-0,6%)”. Tra gli stranieri, nel periodo giugno-settembre “la componente che ha fatto registrare la maggior flessione è stata quella inglese con un -7,9% di pernottamenti, seguita dalla statunitense (-5,9%), dalla tedesca (-5,5%) e dalla giapponese (-1,9%)”. Il 2002 quindi, ha detto il presidente di Federalberghi, “si avvia a chiudersi con un segno rosso su tutti i fronti, che ci lascia enormemente preoccupati per il futuro. Gli scenari 2003 sullo scacchiere mondiale non sembrano offrire un quadro rassicurante e l’assenza di una volontà politica di assumere misure per il rilancio dell’ immagine turistica dell’ Italia ci fanno poco ben sperare. Ci auguriamo tuttavia – ha concluso Bocca – che la continua dialettica con il Governo, riesca a sortire quegli effetti che comunque, al momento, non riusciamo ancora a leggere nella stesura della Legge Finanziaria per l’anno venturo”.

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