E’ un’area grande come il Triveneto e spera di diventare una delle maggiori attrazioni eco-turistiche mondiali il neonato Grande Parco del Limpopo. E’ stato inaugurato ieri a Xai Xai, in Mozambico, dal presidente Joaquim Chissano, accompagnato dai colleghi Thabo Mbeki (Sudafrica) e Robert Mugabe (Zimbabwe). Il parco – distribuito su una superficie di oltre 35.000 kmq di savana – unisce i già esistenti parchi del Limpopo (Mozambico), Kruger (Sudafrica) e Gonarezhou (Zimbabwe). I visitatori potranno attraversare le frontiere interne al parco esibendo un unico visto, rilasciato da uno dei tre paesi. Oltre all’obbiettivo di costituire una protezione per la flora e la fauna selvatica – ippopotami, elefanti, leoni, zebre, rinoceronti, antilopi, leopardi – il parco nasce come grande scommessa per rilanciare il turismo e quindi l’economia in un’area trascurata dal grande flusso dei visitatori: guerre civili, carestie e criminalità tengono lontani gli stranieri da questa parte di Africa. Il parco – che dovrebbe aprire al pubblico già dai primi mesi del 2003 – nasce da un’idea dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela, e non mancano le iniziative per renderlo una delle maggiori attrazioni eco-turistiche mondiali. Una caratteristica unica del Grande Limpopo è che gli insediamenti umani presenti sul suo territorio rimarranno al loro posto, creando così un’unione uomo-natura finora mai sperimentata in una riserva naturale.
