venerdì, 29 Marzo 2024

Touring Club, a fine anno un libro bianco

Venturini, bisogna introdurre la certificazione di qualità delle strutture ricettive

Il Touring Club italiano prepara un libro bianco sul turismo, un sistema di parametri per costruire una graduatoria del turismo sostenibile. A renderlo noto è il direttore generale, Guido Venturini, in una intervista sul numero di ottobre di Prima Comunicazione in edicola domani. ”E poi – aggiunge – daremo battaglia per introdurre la certificazione di qualità delle strutture ricettive. Non sarà facile, considerando com’ è fatto il sistema turismo in Italia, ma si tratta di due elementi fondamentali per ricostruire la competitività del sistema. Il turismo non può essere lasciato solo nelle mani dei politici e degli operatori. Chi viaggia non può essere considerato carne da macello, altrimenti, come sempre più spesso avviene, la gente fa due conti e scopre che abbiamo il peggior rapporto qualità prezzo d’Europa. E che è molto più economico il Mar Rosso dell’ Adriatico”. Arrivato al centodecimo compleanno con la dote di 463mila soci, il Touring Club Italiano sta rinnovando le sue strutture e i suoi prodotti. ”Muoviamo un giro d’affari da 90 milioni di euro ripartito su tre voci dall’ordine di grandezza simile: le quote dei soci, l’attività editoriale, l’attività come tour operator”, spiega Venturini. Se nel settore editoriale il Tci ha rinnovato a ottobre il suo mensile inviato ai soci, Qui Touring, ha lanciato nuove collane di guide soprattutto per il pubblico giovane e avviato la digitalizzazione del suo grande archivio cartografico, l’iniziativa più importante nel campo del turismo è il libro bianco preparato dal centro studi e ricerche dell’ associazione, diretto da Cristina Rapisarda Sassoon, che verrà presentato a fine anno. ”Vogliamo alzare la voce in maniera non ideologica, segnalando con nettezza errori e difficoltà”, conclude Venturini.

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