venerdì, 22 Novembre 2024

Sailsquare e il ‘galateo’ per salvaguardare le acque anche in vacanza

In occasione del World Ocean Day, appuntamento annuale che torna il prossimo 8 giugno in tutto il mondo, Sailsquare ha messo a punto delle regole di ‘routine ecologica’ d far seguire ai propri ospiti.

“Amare la vela significa amare anche la natura, l’ambiente, il benessere e lo stare assieme. Gli skipper stessi sono dei veri e propri ambasciatori delle bellezze naturali della costa e, una volta a bordo, insegnano ai compagni di viaggio le pratiche più virtuose, come utilizzare a bordo solo materiali biodegradabili o evitare lo spreco di acqua. L’ambiente della vela è, in questo senso, un esempio con pochi eguali nel mondo dei viaggi”, ha detto Riccardo Boatti, CMO di Sailsquare.

E se la prima cosa da tenere a mente è quella di seguire gli usi e i costumi del Paese in cui vi trovate perché la capacità di adattamento è il primo modo di rispettare l’ambiente, ecco quali sono le buone pratiche per proteggere l’ecosistema marino (e non) anche quando si è in vacanza.

Le basi: sono poche le regole comportamentali da seguire per rendere piacevole la navigazione e, al contempo, fare sì che l’ambiente marino venga preservato nel tempo.

La prima è quella di avere sempre con sé le carte nautiche aggiornate per conoscere l’eventuale presenza di aree marine protette e rispettare, di conseguenza, i loro confini. Un’altra regola base è quella di allontanarsi dalla costa a velocità ridotta, in modo da non produrre troppo rumore: è, infatti, buona norma ridurre la velocità in caso di avvistamento di cetacei, tenendosi a distanza di 50 metri.

Immersioni: queste attività però andrebbero praticate in ‘centri riconosciuti’ che vi faranno svolgere questo sport in modo da non compromettere la vita marina.

Certo ci sono alcune regole basiche da rispettare sempre, come evitare di dare cibo agli animali marini e non prendere dei “souvenir” dal mare, come stelle marine, conchiglie e strutture coralline.

Oltre all’attività subacquea ci sono una serie di attività da rispettare in mare e in navigazione come tenersi a debita distanza in caso di avvistamento di cetacei, sottocosta ridurre la velocità e, in fase, di ancoraggio assicurarsi che il fondale sia sabbioso e non si rischi di danneggiare l’ecosistema e la posidonia di mare. Se ci sono boe di ormeggio sicure, usarle al posto di gettare l’ancora.

Riduzione dei consumi: altra regola che non tutti seguono sempre è quella di ridurre il consumo di acqua dolce e di energia elettrica attraverso semplici gesti utilizzando dei sistemi di regolazione dei consumi. Per quanto riguarda l’acqua, ad esempio, impariamo a non sprecarla: quando fate la doccia, usate il doccino esterno, senza starci sotto le ore.

Inoltre cercate sempre di fare sulla terraferma tutte quelle attività che comportano l’uso dell’acqua dolce: dall’utilizzo dei sanitari alla doccia fino al lavaggio delle stoviglie. Del resto, in barca a vela si risparmia sempre energia sfruttando quella del vento che non solo ci permette di sentirci più vicini alla natura ma anche di ridurre il nostro impatto su di essa.

Prodotti biodegradabili: come pulire la propria barca senza degradare l’ambiente? Evitate l’uso di saponi e detergenti a base di prodotti chimici aggressivi che sono dannosi per l’ambiente marino. Utilizzate piuttosto detergenti ecologici, neutri e delicati che non inquinano l’ambiente e lasciano intatta la bellezza della costa, della flora e della fauna marina.

Raccolta differenziata a bordo: valgono sempre le solite regole, ovvero non gettare rifiuti non biodegradabili in mare, aspettando di giungere al porto per distribuirli negli appositi punti di raccolta. I più esperti già lo sapranno, ma è sempre bene ricordare di ridurre al minimo l’utilizzo di carta igienica ecologica, per evitare di inquinare. I rifiuti stanno riempiendo i mari italiani, tanto che mari e oceani sono diventati una vera e propria spazzatura.

Negli oceani ci sono isole intere formate da rifiuti, la cui estensione è incalcolabile; la fauna e la flora marine sono le prime vittime delle nostre azioni, tanto che tartarughe, pesci e altri animali si cibano di ormai di plastica e di rifiuti. www.sailsquare.com

News Correlate