venerdì, 29 Marzo 2024

Evolution Travel: a natale Spagna e Oceano Indiano compensano Mar Rosso e Kenya

Buona la performance delle attività di tour operating di Evolution Travel legate alle festività natalizie. A livello macro l’andamento del booking ha visto una netta preferenza per le prenotazioni anticipate rispetto al last minute.

Osservando da vicino i numeri che evidenziano gli incrementi maggiori, si riscontra un +34% sull’Italia, un rilevante aumento dell’83% della Spagna e un’ottima performance dell’Oceano Indiano, con le Seychelles come destinazione più richiesta con un +60% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Per il lungo raggio il TO registra un netto favore per il continente americano con una particolare attenzione su classici del mare in inverno come Cuba e Messico, in leggera crescita rispetto al 2014. Positivo anche il numero delle prenotazioni della Repubblica Dominicana.

Molto buono l’andamento delle grandi città degli Stati Uniti che si attestano sui numeri prodotti lo scorso anno in questo periodo. Spostandosi verso est, positivi e in linea con la passata stagione, i dati fatti registrare dall’India e dalla Thailandia, che rimane una delle destinazioni più amate da chi sceglie la vacanza balneare in occasione delle feste di fine anno.

Bene anche le capitali europee, così come le proposte benessere slovene e i soggiorni alle Canarie.

“Possiamo esprimere soddisfazione per l’andamento delle prenotazioni legate alle festività natalizie – commenta Alessandra Pressato, responsabile programmazione prodotti -. Rispetto all’estate, le prenotazioni per questo periodo sono arrivate con largo anticipo e dopo un periodo di leggero rallentamento, legato agli scenari geopolitici internazionali, l’andamento delle richieste last minute è ripreso con numeri interessanti soprattutto per le possibilità di long weekend legati al periodo dell’Epifania. Ci ha sorpreso la crescita consistente del prodotto nazionale che non ha registrato mai battute d’arresto e siamo molto contenti delle performance di Spagna e Oceano Indiano, che controbilanciano i risultati prodotti da Mar Rosso e Kenya”.

 

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