Nasce ActiveItaly la nuova rete di imprese dedicata al turismo attivo e sostenibile che dopo mesi di lavoro si è costituita a Forlì a fine luglio. La rete è composta al momento da più di 20 Tour Operator del settore del turismo attivo e sostenibile (cicloturismo, trekking, arrampicata, barca a vela, ecc.) ed è aperta all’adesione di tutti gli operatori che vorranno aggiungersi, per rafforzare le sinergie e far crescere il settore.
Il progetto coinvolge tour operator da tutta Italia, offrendo la possibilità di conoscere i paesaggi, la cultura, la gastronomia e le tradizioni attraverso percorsi di cicloturismo, cammini, escursionismo, trekking, sci alpinismo, yoga, arrampicate, vela, surf, windsurf, canottaggio, kayak, l’elenco è lunghissimo.
La rete di imprese si propone come interlocutore e referente del settore per un dialogo proficuo e costruttivo con gli enti e le autorità competenti per la promozione del territorio, la tutela dell’ambiente e la rivalorizzazione delle piccole realtà che rendono il nostro paese unico.
Questa idea di collaborazione nasce all’inizio della primavera 2020, proprio in piena crisi Covid, dalla necessità di ripensare insieme al futuro e a come ripartire, ma non solo. ActiveItaly si propone come referente e squadra per lanciare un settore che oggi, agli occhi di tutti, risulta strategico per il futuro del turismo lento in Italia non solo in ragione dei numeri ma anche per alcune caratteristiche peculiari, quali il tipo di attività svolte – prevalentemente all’aria aperta – che permette in questo momento di rispettare più facilmente il distanziamento fisico. Altre caratteristiche del settore da prendere in considerazione sono: l’ampliamento della stagione turistica, la redistribuzione dei flussi e la diminuzione della pressione antropica sui territori.
I viaggi attivi e sostenibili prevedono sempre un coinvolgimento fisico dell’utente attraverso un’attività all’aria aperta, contribuendo al miglioramento della sua salute psico-fisica; sono organizzati all’insegna del rispetto dell’ambiente, si tratta molto spesso di viaggi ‘a emissioni zero’; valorizzando mete insolite e meno conosciute; generano un’economia diffusa, grazie anche a una filiera corta che favorisce i produttori locali e le piccole strutture ricettive; infine educano la cittadinanza verso forme di mobilità e turismo più sostenibile.