A Roma aprono le due archeostazioni della Metro C
17 Dicembre 2025, 11:30
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il ministro della Cultura Alessandro Giuli posano per una foto di gruppo in occasione della inaugurazione di due nuove fermate della Metro C nel cuore di Roma: Colosseo e Porta Metronia, 16 dicembre 2025. ANSA/Uff stampa ministero della Cultura + UFFICIO STAMPA, PRESS OFFICE, HANDOUT PHOTO, NO SALES, EDITORIAL USE ONLY + NPK
Dopo tredici anni di cantieri e rinvii, Roma ha due nuove archeostazioni della Metro C. Le fermate Colosseo e Porta Metronia hanno aperto al pubblico, inaugurando un tratto sotterraneo nel cuore della città dove mobilità moderna e archeologia si sono intrecciate in uno dei passaggi infrastrutturali più delicati degli ultimi decenni.
Il nuovo tratto che collega San Giovanni a via dei Fori Imperiali, costato 660 milioni di euro, porta la linea C a un totale di 24 stazioni attive, con una linea che attraversa la Roma sotterranea per 21.5 km.
Le due stazioni sono tra gli interventi più complessi della rete metropolitana romana. Colosseo si sviluppa su quattro livelli fino a 32 metri di profondità e permette l’interscambio con la linea B, mentre Porta Metronia si articola su cinque livelli fino a 30 metri sotto il piano stradale. L’intero progetto ha richiesto circa 625 mila metri cubi di scavi realizzati con la tecnica “top-down”.
Bisognerà invece attendere per il museo di Porta Metronia. Per visitare il sito che conserva resti di un vasto complesso militare romano del II secolo d.C., tra cui la Domus del Comandante e la casa del centurione, si dovrà aspettare fino a febbraio, quando saranno completati gli allestimenti.
All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco Roberto Gualtieri, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, l’assessore capitolino Eugenio Patanè e l’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini. Gualtieri ha sottolineato come le nuove stazioni rappresentassero “vere e proprie attrazioni turistiche e culturali” e quanto l’apertura segnasse “un salto di qualità al nostro servizio metropolitano”.
Giuli le ha definite “un frammento straordinario della storia della Capitale”, ricordando che infrastrutture e archeologia possono convivere. Per il futuro della linea, oltre all’estensione verso piazza Venezia prevista entro il 2033, il completamento della tratta T1 fino a Farnesina è atteso entro il 2036.


Le fermate della metro C ‘Colosseo’ e ‘Porta Metronia’, a Roma, dopo l’inaugurazione hanno aperto anche al pubblico, con l’annuncio agli altoparlanti che avvisava della loro entrata in servizio.
Per il primo viaggio tra le due nuove stazione, anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accolto con un applauso una volta sceso dal treno. La banchina al nuovo capolinea ai Fori Imperiali, in direzione Monte Compatri/ Pantano, già al secondo viaggio, dopo l’apertura, è stata affollata da turisti, studenti, cittadini, in tanti muniti di smartphone pronti a immortalare i dettagli delle nuove stazioni, dal nome agli interni della fermate.


“Avete fatto un bellissimo lavoro”, urla qualcuno, mentre qualche altro si interroga sui tempi d’attesa tra un treno e l’altro che “sulla metro C sono da treno regionale, da sei, otto minuti”, dicono.
Ma a prevalere, tra i viaggiatori, è l’entusiasmo. “Ho trovato grande gioia tra i cittadini. Sono eccitati all’idea non solo di poter utilizzare queste due stazioni per spostarsi, ma anche di visitarle e di scoprirle – racconta il sindaco nel viaggio di ritorno da Porta Metronia a Colosseo – vedo una grandissima curiosità e un grandissimo apprezzamento anche della qualità del lavoro che è stato fatto”.
Gualtieri poi ricorda il programma 5G nelle stazioni delle metro: “stiamo facendo la B, abbiamo finito la A, da gennaio iniziamo con la C e quindi tra pochissimi mesi il 5G sarà anche qui”.