Ancora un no da parte della Cina alla tassa europea sulle emissioni degli aerei. "La decisione unilaterale dell'Unione Europea – ha detto il portavoce del ministero degli esteri di Pechino Hong Lei – ha scatenato forti scontenti tra i paesi non europei". Secondo gli ultimi dati, almeno 1.200 compagnie aeree hanno già aderito al programma europeo comunicando i dati delle loro emissioni ma gli otto vettori cinesi (e due indiani) non lo hanno ancora fatto.
La Cina si oppone alla decisione unilaterale europea, chiedendo invece che si discuta a livello internazionale in una cornice multilaterale. "Il nostro governo – ha concluso Hong Lei – spera che l'Europa possa tenere a mente il quadro più ampio della cooperazione internazionale sul cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile del trasporto aereo internazionale, adottare un atteggiamento costruttivo e pratico e impegnarsi in piena comunicazione e coordinamento con tutte le parti interessate tra cui la Cina a cercare una soluzione adeguata del problema, accettabile per tutti".