Partito il collocamento in Borsa di Poste Italiane, tocca alle Ferrovie dello Stato, ultima tappa del dimagrimento delle partecipazioni pubbliche italiane. “La quotazione – ha detto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio a margine del Forum di Conftrasporto a Cernobbio – l’abbiamo in programma certamente e stiamo discutendo il percorso da compiere”. Un percorso che passa attraverso la separazione della rete dalla gestione del servizio, come previsto dal Quarto Pacchetto Ferroviario dell’Ue, rivolto alla creazione di uno Spazio Ferroviario Unico Europeo.
Delrio ha poi ribadito la posizione del Governo sulle infrastrutture ferroviarie, tra cui i 4 ‘corridoi’ internazionali che attraversano il Paese. “I corridoi alpini – ha detto – non possono essere messi in discussione”. Si tratta del tracciato Reno-Alpi, di quello Scandinavia-Mediterraneo, di quello Mediterraneo (Lisbona-Kiev) e del collegamento tra Baltico e Adriatico: “opere già decise”, ha precisato sottolineando che “l’Italia ha preso un impegno”. Sono opere che “fanno parte delle reti di trasporto europee, non vogliamo metterle in discussione e non dobbiamo avere ambiguità”. L’obiettivo è “andare a prendere gli investimenti in Europa come fanno i francesi e i tedeschi, rispettando i tempi”.
Occhi puntati anche sui porti, i cui accorpamenti “vanno fatti perché sono un elemento essenziale per la competitività del Paese”. Pure in questo caso, secondo Delrio, “l’Italia ha bisogno di fare delle scelte” a fronte del fatto che “qualcuno forse è innamorato della propria poltrona”.