domenica, 22 Dicembre 2024

Fs, arriva flotta low cost; consumatori: è un bluff

Un milione al mese i posti acquistabili a ‘prezzo mini’ dal 12 giugno

Una nuova flotta di 75 treni al giorno, di cui 33 treni sull'alta velocità, a prezzi low cost arriveranno sui binari a partire dall'estate. Lo ha annunciato l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti che, illustrando le novità dell'offerta estiva del Gruppo, ha spiegato che questa del low cost è un'iniziativa che non dovrebbe essere limitata solo al periodo estivo. Sono complessivamente un milione al mese i posti acquistabili a 'prezzo mini' a partire dal 12 giugno: di questi, 300 mila sui Frecciarossa, 150 mila sui Frecciargento e 550 mila su tutti gli altri convogli nazionali. "Un milione di posti al mese low cost – ha spiegato Moretti – significano 33 mila posti al giorno e 75 treni low cost al giorno. Per quanto riguarda l'alta velocità in particolare, si tratta di 450 mila posti al mese, ovvero 15 mila al giorno, che equivalgono ad una flotta nuova di 33 treni low cost al giorno. Come se fosse nato oggi un nuovo operatore. E' una grande novità". Sul low cost, ha quindi precisato l'ad di Fs, "stiamo costruendo una cosa molto più strutturata, che rimarrà, magari con altre forme. E' una cosa molto concreta che c'é già da oggi". Ma per le associazioni dei consumatori si tratta di un ‘bluff'. "A partire dallo scorso 1 aprile – spiega Casper (Comitato contro le speculazioni e per il risparmio a cui aderiscono Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori) – le tariffe dei treni hanno subito pesanti aumenti, avvenuti nel più totale silenzio. Rincari che partono dal +2% e raggiungono quota +23% su alcune tratte, e che si aggiungono agli incrementi tariffari applicati da Trenitalia negli ultimi 2 anni, che hanno determinato un maggior costo dei biglietti del 20% per i treni Alta Velocità e del 26% per gli Espresso". Casper piuttosto annuncia di aver depositato un ricorso al Tar del Lazio contro gli aumenti "occulti" applicati da Trenitalia lo scorso aprile, affinché siano dichiarati illegittimi.

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