Per attuare la privatizzazione di Fs sarebbe auspicabile, anzitutto, una liberalizzazione a livello Ue. E’ quanto espresso dai vertici di Fs Italiane, il presidente Marcello Messori e l’ad Michele Mario Elia, nel corso di un incontro con i delegati ai trasporti dei 28 Stati membri presso il Consiglio dell’Unione Europea, in visita in Italia nell’ambito degli appuntamenti previsti dal semestre italiano di presidenza Ue.
Nel corso dell’incontro, si è parlato di quarto pacchetto ferroviario, linee guida tecnico/politiche per un nuovo sistema ferroviario europeo e privatizzazione. L’incontro è stato l’occasione per “ribadire la posizione favorevole del Gruppo FS sulla rapida attuazione del pilastro tecnico del Quarto Pacchetto ferroviario, che ha l’obiettivo di concentrare nell’Agenzia Ferroviaria Europea (Era) le competenze in tema di interoperabilità e sicurezza ferroviaria, così come già avviene per l’aviazione. Confermato il sostegno anche al pilastro politico, con la richiesta, però, che il legislatore europeo ponga ferrei vincoli di reciprocità. Con i delegati si è discusso anche di un sistema europeo di regolatori nazionali che potrebbero far capo a un’authority unica, con regole condivise nell’intera Ue”.
