Si prospettano tempi duri per Ryanair. Il sottosegretario ai Trasporti Guido Improta ha espresso la necessità di rimuovere le condizioni di privilegio di cui gode la low cost irlandese (fra cui la violazione delle norme contributive e fiscali italiane). "Si può usare il D.l. Crescita bis con emendamenti su iniziativa parlamentare" ha spiegato. "All'Inps – ha sottolineato – non c'è traccia dei lavoratori di Ryanair, al contrario di easyJet, a dimostrazione che si può essere una grande low cost e rispettare la legge".
Ryanair "ha una quota significativa di mercato, con 24,5 milioni di passeggeri" in Italia "e un modello di business efficiente, non ci può essere un atteggiamento vessatorio da parte del governo" ma "siamo tenuti a rimuovere le condizioni negative che ne favoriscono la competitività".
Tale necessità è stata più volte sollecitata da altre compagnie aeree che sono danneggiate dai privilegi di cui gode Ryanair e dai sindacati che rivendicano il rispetto dei diritti dei lavoratori.
Intanto lunedì prossimo si terrà il secondo incontro sulle criticità del settore.