Dall'1 luglio è entrata in vigore la maggiorazione di 2 euro sui biglietti per i voli in partenza dagli scali italiani, introdotta lo scorso anno e "voluta dall'ex ministro Elsa Fornero per finanziare gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori del trasporto aereo", che prevedono indennità di cassa integrazione fino a 7 mila euro al mese per i piloti.
Per l'Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni nei trasporti (Onlit) è una "sovrattassa che non risolve i problemi del sistema aeroportuale italiano" e che in più costituisce un "pericoloso precedente". La sovrattassa – spiegano all'Onlit – è l'ultimo di una serie di balzelli che vanno dalle "tasse ministeriali per coprire i costi dei pompieri, pari 0,5 euro a passeggero, a quelle per mitigare il rumore (1 euro).
"Avanti di questo passo – commenta il presidente Onlit Dario Balotta – ci troveremo le tasse sui biglietti dell'autobus o del treno per la Cig dei tranvieri o dei ferrovieri o una tassa alla cassa del supermercato per fronteggiare la crisi del commercio. La crisi degli scali nazionali – conclude il presidente Onlit – non si affronta con un inasprimento di tariffe e tasse, ma con una politica che superi l'attuale frammentazione e che introduca, finalmente, elementi di concorrenza nell'affidamento delle concessioni, fino ad ora rendite di posizione garantite ed in mano alla politica".