lunedì, 23 Dicembre 2024

Patto Ita ed Airbus su mobilità area urbana con il velivolo elettrico CityAirbus NextGen

Un protocollo d’intesa per sviluppare la mobilità aerea urbana in Italia a decollo e atterraggio verticale è stato siglato da Ita Airways e Airbus che esploreranno la creazione di servizi di “Uam” su misura, identificando soluzioni di mobilità sostenibili senza alcun tipo di emissione.  L’accordo prevede un approccio congiunto verso gli stakeholder della mobilità, con l’obiettivo di coinvolgere ulteriori partners per lo sviluppo del velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale (eVTOL), CityAirbus NextGen.

“CityAirbus NextGen è un veicolo completamente elettrico dotato di ali fisse, coda a forma di V e otto eliche elettriche come parte del suo sistema di propulsione contraddistinto da un design unico. È progettato per trasportare fino a quattro passeggeri, incluso il pilota, in voli a emissioni zero. CityAirbus NextGen è stato sviluppato per volare con un raggio operativo di 80 km e per raggiungere una velocità di crociera di 120 km/h, rendendolo perfettamente adatto per il trasporto veloce ed ecologico nelle città”, sottolinea Ita.

“L’accordo rappresenta un passo in avanti della partnership già esistente tra le due compagnie, e si pone come obiettivo lo sviluppo di una mobilità aerea più moderna, più confortevole e più ecologica, dotata di tecnologie all’avanguardia – sottolinea Alfredo Altavilla, presidente esecutivo di Ita Airways -. Oggi la nostra partnership si espande al segmento della mobilità aerea-urbana per un’offerta più ampia, incentrata sul cliente, fulcro della nostra strategia”.

“Questo accordo dimostra il forte rapporto che unisce Airbus e Ita Airways – sottolinea a sua volta Guillaume Faury, ceo di Airbus – Si tratta di un’opportunità che ci permette di fare leva su un’ambizione condivisa – essere precursori dell’aerospazio sostenibile – e sviluppare nuove soluzioni di mobilità aerea per il volo verticale a zero emissioni a sostegno sia delle nostre città sia delle relative comunità nel prossimo decennio”.

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