Sale la preoccupazione dei lavoratori di Alitalia per gli stipendi di febbraio. Tra una settimana vanno pagati, ma i soldi in cassa sono quasi finiti e non c’è ancora l’ok dell’Ue ai ristori Covid. In attesa che la situazione si sblocchi, il commissario straordinario Giuseppe Leogrande ha convocato i sindacati per domani martedì 22 febbraio per fare il punto. Incontro che sarà l’occasione anche per sciogliere l’altro nodo che sta rallentando il decollo di Ita, cioè la cessione degli asset dalla vecchia alla nuova compagnia. Intanto sfuma la strada tracciata per la cessione dall’emendamento al Milleproroghe di Stefano Fassina: il deputato di Leu lo ha ritirato e presenterà un ordine del giorno. E il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà assicura che il governo si sta confrontando sull’Ue e sul dossier c’è “massima attenzione”.
Ma la situazione è drammatica non solo per Alitalia ma per tutto il settore del trasporto aereo, con decine di aziende in crisi e in liquidazione: per questo Filt Cgil e Uiltrasporti giovedì 25 febbraio manifesteranno a Roma per chiedere al governo risposte sulla crisi di un settore che occupa 50 mila persone tra fissi e stagionali. Anche la Fit Cisl promette iniziative in settimana. E l’Fnta chiede una cabina di regia per superare l’impasse di Alitalia: “Alitalia, Air Italy, Ernest Airlines, Blue Panorama e Norwegian sono, in ordine temporale, le crisi aperte, ma non se la passano meglio aeroporti, handlers, catering, e tutte le aziende dell’indotto. Sottolineiamo – conclude la Fit Cisl – che nel frattempo altri paesi europei si sono già mossi per difendere le loro aziende”.