mercoledì, 13 Novembre 2024

12 mln in viaggio per Pasqua: Italia prima destinazione

Saranno circa 11,5 milioni gli italiani in viaggio per le festività pasquali di cui 8,2 maggiorenni e 3,3 minorenni. Il 95,6% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 4,4% sceglierà una località estera. Lo rileva la ricerca realizzata per Federalberghi da ACS Marketing Solutions.

Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (31,6%), le località d’arte (30,8%), la montagna (17,6%) e, a seguire, i laghi (5,0%) e le località termali (1,3%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, vincono le grandi capitali europee (68,2%), seguite da quelle extraeuropee (13,6%), dalle località marine (9,2%) e dal viaggio in crociera (4,5%). L’alloggio preferito sarà la casa di parenti e amici (26,4%); segue da presso l’albergo con un 24,8%, i bed & breakfast (23,6%) e le case di proprietà (13,0%). La vacanza avrà una durata media di 3,6 notti e la spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 535 euro. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 521 euro, mentre spenderà di più chi trascorrerà la vacanza oltre confine (792 euro).

“Sono piacevolmente sorpreso dai risultati della nostra indagine sulla Pasqua – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca -ancora una volta i nostri concittadini dimostrano di privilegiare l’Italia come destinazione della propria vacanza. Non dobbiamo mai dimenticare che gli italiani sono il nostro primo mercato, e merita grande attenzione”.

Dalla rilevazione si fa sempre più netto il profilo di un viaggiatore ben consapevole del valore del made in Italy, intenzionato a rendere la propria vacanza “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere. Non più all’assalto di mete estere dunque (scelta che riguarda solo un 4,4% degli intervistati), ma piuttosto alla ricerca di relax e divertimento in località facilmente raggiungibili, preferibilmente a bordo della propria auto (75,8%), se possibile all’interno della propria regione o in regioni vicine alla propria residenza.

“Siamo diventati tutti più saggi, e innamorati del nostro Paese – prosegue Bocca – Questi dati sono di buon auspicio per l’avvio della nuova stagione, ma sicuramente il tema degli aumenti del costo della vita non rende possibile ai nostri concittadini osare di più, il che va a discapito principalmente della durata della vacanza. Del resto il calendario stesso del 2023 non ha reso possibile un naturale prolungamento delle festività pasquali verso il ponte del 25 aprile, congiuntura felice che si era invece verificata lo scorso anno. Certo non possiamo chiudere gli occhi di fronte al condizionamento nella programmazione della vacanza che, a causa degli aumenti del costo della vita, hanno subito i viaggiatori – ha concluso il presidente di Federalberghi – Se il 61% del nostro campione ha dichiarato che queste motivazioni hanno influenzato in modo massiccio la propria scelta, bisogna prenderne atto ed agire per tempo affinchè si possano eliminare o quanto meno rendere meno insormontabili questi ostacoli. La Pasqua, che auspico sia in armonia per tutti, sarà la nostra prova generale”.

Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 6,18 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (47,2%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (30,7%) e al viaggio (25,9%). L’alloggio assorbe il 22,9% del budget, mentre allo shopping sarà destinato l’8,1%.

La vacanza è stata prenotata con grande anticipo: il 60,9% lo ha fatto fino ad un mese prima. Infine, 3 vacanzieri su 4 utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 13,8% viaggerà in aereo e il 5,6% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (73,7%), soprattutto tra chi ha scelto la macchina (81,5%) e il treno (96,4%). Chi viaggia in aereo, invece, lo fa prevalentemente (69,6%) per ottimizzare i tempi.

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