domenica, 22 Dicembre 2024

A Firenze polemica su overtourism, ma mancano 50 milioni presenze

Da un lato il fenomeno dell’overtourism, dall’altro la necessità di recuperare 50 milioni di turisti annui affinché l’Italia colmi il gap con altri paesi e torni sul podio del turismo mondiale. Sono due ‘estremi’ emersi nel corso del Forum del turismo internazionale a Firenze.

“Per il turismo abbiamo un solo obiettivo in Italia, che è destagionalizzare. Abbiamo da recuperare ancora 50 milioni di presenze, i numeri veri sono che oggi la Francia fa 106 milioni di euro con il Benelux, la Spagna ne fa 85, l’Italia ne fa 57”, e “abbiamo 5,1 milioni di posti letto, la Francia ha lo stesso numero ma fa il doppio di presenze” ha sottolineato nel corso di un panel Massimo Caputi, presidente di Federterme.

“Il dottor Caputi ha detto che ci mancano circa 50 milioni di turisti ma questo dato deve essere messo nella cornice giusta – ha replicato Santanchè – perché non siamo più nel podio, nelle prime tre posizioni, del ranking del turismo mondiale. È il gap che dobbiamo colmare per tornare a essere primi sul podio. E questa deve essere la nostra sfida, il nostro impegno, la nostra volontà per tornare lì”. Sul turismo, ha osservato ancora la ministra, “le cose che dobbiamo fare sono tantissime, le potenzialità di crescita sono enormi, il turismo può diventare la prima industria d’Italia”.

Dall’altro estremo la questione overtourism, e gli effetti del boom degli affitti turistici brevi, fenomeno che Firenze conosce bene, tanto che la sindaca Sara Funaro ha invocato per il capoluogo toscano la possibilità di prevedere una legge speciale. Proprio nella notte in città è andata in scena una protesta: il comitato Salviamo Firenze ha apposto una X di nastro adesivo rosso su svariate keybox contro l’overtourism, poi ha dato vita a un flashmob all’esterno della Fortezza da Basso, dove si svolgeva il Forum.

“Mi hanno attaccato perché ho detto che l’overtourism è una bestemmia ma lo ridirei. In alcune città c’è il problema dell’overtourism ma è anche un piccolo numero – ha commentato Santanchè -. Dobbiamo risolvere i problemi. Dico ai sindaci quando danno licenze per l’apertura di attività commerciali magari meno minimarket, meno kebab, più artigiani, più botteghe, più negozi, che servono per tenere i cittadini in quelle città”. Alla richiesta di Funaro ha poi risposto: “Che Firenze abbia qualche problema diverso rispetto ad altre città è sotto gli occhi di tutti, però vale la pena fare un confronto un po’ più ampio: perché le leggi speciali? Per fare che cosa? Io voglio capire bene, se sono delle proposte che hanno un senso, se vanno nella direzione giusta. Il sindaco Funaro mi spiegherà”. La ministra ha sottolineato anche che “il numero chiuso non è la soluzione, anche perché non si può avere un turismo solo per qualcuno, creando discriminazioni. La regolamentazione dei flussi serve a mettere a patrimonio le nostre bellezze naturalistiche e culturali. Far pagare un biglietto è utile proprio per la gestione dei flussi”.

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