venerdì, 19 Aprile 2024

Agriturismi sulla neve: Trentino al top, Catania meta budget friendly

Manca poco ormai alla chiusura della stagione sciistica ed è tempo di bilanci anche per la formula dell’agriturismo, scelto sempre più spesso come soluzione in cui trascorrere la settimana bianca. I dati elaborati dal portale Agriturismo.it (https://www.agriturismo.it) dimostrano che per godersi la neve sempre più persone optano per le strutture agrituristiche tanto che la domanda, durante la stagione sciistica 2019, risulta aumentata dell’1,5% rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso. A un interesse sempre crescente risponde bene l’offerta che, rispetto al 2018, chiude con un incremento del 7%.

L’analisi ha considerato le province italiane che vantano la presenza di agriturismi distanti al massimo 30 minuti in auto da comprensori sciistici e ha scoperto che, durante i mesi della neve, il 37% della domanda per queste strutture arriva dall’utenza straniera. Per quanto riguarda i costi di questa tipologia di vacanze, il prezzo medio rilevato nella stagione invernale è stato pari a 222 euro a persona per una settimana.

La regione in cui si concentra l’offerta maggiore di agriturismi a pochi passi dalle piste da sci è il Trentino Alto Adige, dove si conta il 35% del totale di strutture. Seguono con il 14% la Toscana e, con percentuali molto vicine fra loro (tra l’8% e il 6%), le Marche, l’Abruzzo, la Sicilia e la Lombardia (queste ultime con un ex aequo).

Per quanto riguarda le province dove la formula della settimana bianca in agriturismo riscuote maggior successo, si trovano in testa le due del Trentino Alto Adige: Bolzano è prima in assoluto seguita da Trento. Varia leggermente la spesa media che si rivela più alta a Trento con 220 euro a persona a settimana mentre a Bolzano si riesce a risparmiare, con un costo medio di 185 euro. Terzo e quarto posto della classifica sono occupati dalle toscane Siena e Grosseto, con spese pari rispettivamente a 202 e 185 euro. Al quinto posto delle province più richieste si trova Catania: per la settimana bianca nella zona dell’Etna si spendono in media 166 euro a persona.

La seconda parte della top 10 vede susseguirsi, nell’ordine, Aosta, Arezzo, Verona, Pesaro Urbino e Bergamo. La provincia più cara in assoluto fra le dieci più gettonate è quella di Bergamo, dove la settimana bianca costa mediamente 240 euro a testa.

Oltre alla vicinanza delle piste da sci, il successo degli agriturismi di montagna è sicuramente determinato dalla vasta gamma di esperienze offerte ai propri ospiti. Dall’analisi effettuata dal portale sulle strutture a poca distanza dai comprensori sciistici, emerge che il 15% è dotato di un maneggio: con i cavalli non si offre solo la possibilità di prendere parte a una classica lezione di equitazione, ma anche a lunghe passeggiate per i boschi innevati. Gli altri animali più diffusi negli agriturismi di montagna sono asini e pony, a disposizione per i più piccoli; ma anche capre da mungere e animali da fattoria da accudire insieme ai gestori.

Ciò che poi accomuna gli agriturismi vicini alle piste da sci sono anche i centri benessere, le aree gioco per i bambini e la possibilità partecipare alla preparazione e degustare i prodotti tipici: dal formaggio al burro, spesso l’esperienza offerta è quella della riscoperta delle tecniche più antiche di lavorazione dei prodotti.

“La nostra analisi sugli agriturismi in prossimità delle piste da sci dimostra come questa tipologia di ospitalità non solo si sia definitivamente destagionalizzata, ma si dimostri una valida alternativa per le più diverse tipologie di vacanza – dice Francesco Lorenzani, CEO di Feries Srl, società che fa capo ad Agriturismo.it – Fino a qualche anno fa, chi partiva per la settimana bianca difficilmente pensava come prima opzione a un agriturismo, mentre oggi sempre più turisti prediligono una vacanza che riesca a coniugare sport e attività all’aria aperta con i sapori tipici del luogo che si sta visitando. Questo è vero sia per i turisti italiani, che cercano un’esperienza autentica, sia per i visitatori stranieri per i quali i sapori delle nostre regioni rappresentano un’attrattiva importante”.

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