domenica, 17 Novembre 2024

Appennino senza neve, Santanchè: risposte dal governo entro tre settimane

Il ministero del Turismo ha individuato 4 misure per risolvere l’emergenza data dalla mancanza di neve sull’Appennino nel corso del tavolo voluto dal ministro del turismo Daniela Santanchè sulla questione “Appennino senza neve” che si è svolto presso la sede del Ministero del Turismo. Presenti (in sede o in videocollegamento) il presidente della Regione Toscana Giani e gli assessori regionali di Abruzzo (Daniele D’Amario), Emilia-Romagna (Andrea Corsini), Marche (Francesco Acquaroli) e Molise (Vincenzo Cotugno). Per la Regione Lazio presente la Direzione Turismo. Erano inoltre presenti (in sede o in videocollegamento) le seguenti associazioni di categoria ANEF – Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, Associazione Maestri Sci Italiani; Assoturismo; CNA; Collegio Nazionale Maestri di Sci Italiani; Confindustria Alberghi; Confturismo; Federalberghi; Federfuni; Federturismo e Fipe.

“Durante i lavori – ha dichiarato alla stampa il ministro Santanchè al termine – sono emerse quattro dimensioni cruciali sulle quali agire sin da subito, nell’immediato, in attesa, ovviamente, di approntare una strategia più strutturata e circostanziata per il lungo termine. Innanzitutto, lavoreremo per sbloccare quei ristori già assegnati alle varie Regioni ma al momento vincolati all’emergenza Covid, cosicché possano invece essere rediretti sulla situazione appenninica. Possiamo poi ristornare gli investimenti fatti nel 2022 dagli impianti sciistici per direzionarli sotto forma di nuove risorse per il 2023. Un terzo driver d’intervento – ha proseguito – va senz’altro focalizzato sugli ammortizzatori sociali, che in fasi emergenziali come questa, sono fondamentali e ho già avuto dei primi contatti interlocutori col ministro Calderone sull’argomento. Infine, ci muoveremo affinché le località montane dell’Appennino, dove c’è una situazione problematica, le risorse Imu riscosse dallo Stato in virtù del decreto varato dal governo Monti vengano rispese in quei Comuni”.

“La mia preoccupazione più che ai soldi e alle risorse è legata all’execution, alle tempistiche e alle capacità di gestione dei fondi e degli strumenti che verranno messi a disposizione per far fronte al problema. Pertanto, ancora una volta, è necessaria un’interlocuzione continua tra enti locali, associazioni e ministero. Motivo per cui ritengo utile che quello di oggi sia un punto di partenza, facendo in modo che il tavolo per l’Appennino diventi un tavolo permanente sulla montagna, e impegnandomi affinché venga riconvocato tra 2-3 settimane per presentare le prime risposte del Governo”, ha concluso il ministro Santanchè.

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