giovedì, 14 Novembre 2024

Astoi: per l’inverno vince il lungo raggio, bene Egitto, Maldive, novità Colombia

Un’estate in sostanziale parità e un inverno partito molto bene. Il presidente di Astoi Confindustria Viaggi Pier Ezhaya stila un bilancio dell’estate ormai conclusa. “È andata bene nel trimestre estivo, anche se con un po’ di alti e bassi dovuti proprio all’instabilità economica. Abbiamo visto clienti che hanno prenotato molto per tempo ma anche molti con il last minute, quindi una situazione variegata. L’inverno, invece, direi che è partito molto bene, prettamente come al solito sul lungo raggio. Per il momento registriamo rialzi del 12-15%, non sappiamo ancora se si tratta di un trend in crescita o di un advanced booking che poi assottiglierà la percentuale”.

Quanto alle mete, Ezhaya spiega: “Siamo contenti che l’Egitto, nonostante i problemi geopolitici del Medio Oriente, stia tornando ai livelli del 2023, del periodo pre-Hamas, con una vitalità sorprendente e fondamentali solidi. La destinazione sta arrivando a livelli interessanti, anche se naturalmente dipende sia dagli eventi, sia da come vengono raccontati in alcuni casi dai media. Forse oggi è più chiaro che l’Egitto non ha nulla a che fare col conflitto ed anche per questo sta riprendendo il suo ciclo normale”.

Sul lungo raggio “stanno andando molto bene le Maldive, l’East Africa (Kenya, Tanzania e Zanzibar), i Caraibi tutto sommato stabili, anche se Cuba è un po’ in difficoltà, sul Tailor Made molto bene l’Oriente e l’America del Sud. Abbiamo anche mete ‘nuove’ come ad esempio la Colombia, con un volo diretto che collegherà Malpensa a Cartagena e permetterà sia di fare il mare che di visitare la città coloniale e la foresta”.

“Certo si tratta comunque quasi per tutti della seconda vacanza dell’anno – ragiona – quindi ovviamente non ci sono i numeri estivi, ma c’è una maggiore capacità di spesa e si va sul lungo raggio. Di buono poi c’è che in questo periodo dell’anno si soffre meno della concorrenza del fai da te e dei low cost e gli operatori sono un po’ più liberi di fare il proprio lavoro”.

Per quanto riguarda i trasporti, il presidente di Astoi ammette che “c’è un problema strutturale di consegna degli aeroplani e credo che durerà ancora per un po’. Molte compagnie sono in ritardo perché non ricevono i velivoli ordinati, questo genera scarsità di mezzi, nastri operativi molto prudenti, ritardi per i passeggeri. Purtroppo però è una cosa che non ci sentiamo di imputare alla compagnie aeree perché è il sistema che ancora dopo il Covid non si è messo in ordine. E poi la Boeing che è uno dei più grandi produttori sta vivendo un momento delicato. Ho letto che una settimana di scioperi in Boeing corrisponde a mese di ritardo nelle cosengne…”.

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