domenica, 28 Aprile 2024

Bocca: mercato russo ancora da scoprire, servono più voli e servizi

Il presidente Federalberghi a Mosca per presentare la sua catena Sina Fine italiana hotels

"Il turismo russo è un manna per l'Italia, soprattutto in questo periodo di crisi": ne è convinto Bernabò Bocca, il presidente di Federalberghi che l'altra sera, nella residenza dell'ambasciata d'Italia a Mosca, ha presentato agli operatori russi la sua catena di alberghi di lusso 'Sina Fine italiana hotels'.
"Il turismo russo ha subito negli ultimi anni una rapida evoluzione nei numeri e nei gusti, credo che darà ancora tante soddisfazioni all'Italia, e non solo alle città d'arte ma anche alle località cosiddette minori", ha spiegato  Bocca, presidente di un gruppo familiare fondato nel 1958 dal padre, il conte Ernesto Bocca, e gestito ora insieme alla sorella Matilde, che ne è la vicepresidente. 
"Ora – ha chiarito – dobbiamo scommettere su una promozione integrata del nostro turismo sotto la bandiera italiana, migliorando anche alcuni collegamenti: una città come Firenze, ad esempio, non ha collegamenti diretti con la Russia".
In più, secondo Bocca, per catturare i clienti russi si possono giocare anche altre carte: "agli ospiti di questo Paese offriamo staff russo, menù in russo, tv russe, facendoli sentire a casa loro". Una scelta che, insieme alle location degli alberghi, al loro arredamento esclusivo e alla raffinatezza della ristorazione rigorosamente made in Italy, sembra premiare. "I russi sono il nostro primo mercato sulla piazza milanese, mentre nelle altre città rappresentano circa il 10%", ha concluso elogiando il nuovo turista russa, "che negli ultimi 3-4 anni si è molto raffinato, girando il mondo e scegliendo non più in base al prezzo ma secondo i criteri della qualità". 

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