Alla vigilia del Ttg, il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca fa il punto sul turismo in un’intervista con l’ANSA.
“Stiamo chiudendo – dice il presidente di Federalberghi – un anno buono specialmente sul mercato internazionale, soprattutto per le città d’arte. Stiamo aspettando di capire come andranno ottobre, novembre e dicembre, per poi tirare un bilancio ma sicuramente è stato un anno positivo. Non so se raggiungeremo i risultati del 2019, io mi auguro di sì. La situazione è migliorata dopo il rallentamento estivo sempre grazie alla clientela americana, che ha continuato ad arrivare in grandi numeri nelle nostre destinazioni internazionali. Hanno molto giovato la Ryder Cup e in generale, come diciamo sempre, la politica dei grandi eventi. Non tutti come è ovvio sono andati meglio dell’anno scorso ma in media registriamo ottimismo”.
Anche per il 2024 Bocca è ottimista: “Vediamo segnali positivi – spiega – anche se certo bisogna capire cosa succederà con questa crisi economica e il carovita che riguarda la clientela italiana perché io dico sempre che gli italiani sono la prima nazionalità per il turismo nostrano, il nostro primo cliente da salvaguardare è quello italiano e poi arriva tutto il resto. Sicuramente ci aspettiamo un inverno freddo sul tema dei consumi interni e questo non aiuta perché ovviamente la vacanza è una delle voci che è più facile sacrificare se si devono fare dei tagli. E quindi siamo un po’ preoccupati sul mercato interno certo”.
Il presidente arriva poi alla nota più dolente della sua panoramica, quella che lui ha battezzato “la telenovela degli affitti brevi”. “Adesso c’è la logica che bisogna salvaguardare la proprietà privata – dice incredulo – come se un albergo non fosse una proprietà privata. Non mi risulta che noi facciamo il nostro lavoro di albergatori in immobili pubblici. Quindi sono proprietà private sia gli appartamenti usati per gli affitti
brevi che gli alberghi. E allora se si vuol salvaguardare la proprietà privata, come le forze politiche stanno dicendo, allora sono i benvenuti, tutelino tutte le proprietà private. E magari in primis quelle che danno lavoro a migliaia di lavoratori”.