lunedì, 23 Dicembre 2024

Boccata di ossigeno per hotel italiani grazie ad arte e cultura

Occupazione camere in leggera ripresa soprattutto nelle città d’arte: record per Firenze

Bilancio in leggera crescita nel mese di maggio 2013. La maggior parte degli alberghi (indipendenti e di catena) dei capoluoghi italiani continua a reggere alla crisi, anche se la riduzione dei prezzi medi di vendita delle camere comprime ulteriormente i margini per le imprese.
Italian Hotel Monitor, osservatorio della performance alberghiera nei 45 maggiori capoluoghi di provincia italiani elaborato mensilmente da Trademark Italia, registra a maggio una eccezionale performance a Firenze, che si colloca al vertice della graduatoria sia in termini di occupazione camere (90,7%) che per prezzo medio (145,52 euro a camera).
Dietro Firenze, con tassi superiori all'80% si posizionano Roma (84,7%) e Siena (80,5%), seguite da altre 12 città con un'occupazione camere superiore al 70%.
Gli effetti positivi riguardano le maggiori destinazioni d'arte e cultura italiane, che beneficiano dei vantaggi del mix tra turismo d'affari e leisure ma soprattutto di quote importanti di clientela internazionale.
Per quanto riguarda il dettaglio dell'andamento mensile, 23 città risentono della diminuzione dell'occupazione camere rispetto al 2012, mentre 22 città dichiarano aumenti. Si tratta di Torino, Genova, Como, Bolzano, Venezia, Padova, Trieste, Bologna, Ravenna, San Marino, Firenze, Roma, Catania e Sassari dove l'occupazione camere cresce di almeno 2 punti percentuali.
A livello di alberghi 4 stelle, l'indice medio di R.O. (occupazione camere) si colloca al 75,2% (+1,9 punti rispetto al 2012) mentre il prezzo medio è di 108,08 euro (-3%).
Per quanto riguarda i 3 stelle, occupazione camere in flessione di -0,6 punti sul 2012, mentre i prezzi registrano una riduzione del -2,8% e si mantengono mediamente inferiori (di circa il 40%) rispetto quelli dei 4 stelle.

 

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