venerdì, 26 Aprile 2024

Boom per mete esotiche, ma poca attenzione a vaccini

Allarme del Simvim: prima di partire troppi italiani dimenticano di fare adeguata profilassi

Tra gli italiani cresce la voglia di viaggi estremi e contemporaneamente un atteggiamento superficiale sulle profilassi necessarie prima di partire. Il nuovo trend è emerso a Milano, al convegno della Simvim sul viaggiatore del futuro. Secondo i dati, gli italiani preferiscono viaggi in ambienti estremi e terre inesplorate: alla base dell'Everest o in Antartide, dove il numero dei viaggiatori diretti al Polo Sud è quadruplicato negli ultimi 3 anni secondo le stime della Iaato (organizzazione dei tour operator in Antartide).
"Davanti al fascino delle mete esotiche, specie nei mesi invernali – spiega Vincenzo Nicosia, presidente della Simvim (società italiana di medicina dei viaggiatori e delle migrazioni) – i connazionali dimenticano tutto. Anche le buone regole sanitarie. Sono moltissimi i viaggiatori che partono verso mete gettonatissime come il Mar Rosso, l'India, il Sud Est Asiatico o l'Africa Sub-Sahariana, senza aver consultato un centro di medicina dei viaggi o avere eseguito 24 ore prima della partenza una profilassi antimalarica per le zone a rischio. La malaria miete ancora oggi, secondo gli ultimi dati forniti dall'Oms, un milione e mezzo di morti. Inoltre si sottovaluta troppo spesso che in questi Paesi l'acqua non è potabile, anche se assunta attraverso il ghiaccio nelle bevande".

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