"Si sta parlando di aumentare l'iva del 20%, non quella del turismo che è al 10%". Lo ha chiarito il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, in relazione all'ipotesi di aumento dell'iva nella prossima manovra finanziaria e ai timori degli operatori del settore turistico, nel corso della conversazione sul tema "Il turismo come motore della sviluppo" che si è svolta ieri presso la Pineta della Versiliana a Marina di Pietrasanta, condotta dal direttore di Studio Aperto, Giovanni Toti.
"L'aliquota al 4% e quella al 10%, dunque nemmeno quella turistica, non sono in discussione – ha detto Brambilla – e ritengo comunque che un innalzamento anche di un solo punto dell'iva, se da una parte genererebbe risorse per circa 5 miliardi di euro, dall'altra potrebbe produrre una contrazione sui consumi. Perché ci sarebbero 7/8 miliardi di costi in più che graverebbero sulla tasche degli italiani". Il ministro ha poi ribadito: "nella manovra ho voluto la liberalizzazione degli orari e dei giorni di apertura di tutti gli esercizi commerciali e l'estensione di questo provvedimento a tutti i comuni italiani". Nel decreto di luglio era stata infatti introdotta la misura che riguardava solo i comuni turistici e le città d'arte.